FERMO - «Non siamo figli di un Dio minore!»: è quanto rimarcano i giudici di pace che, per protestare contro l’ultima circolare del ministero, non...
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«Nell’imminenza del quarantennale dal suo assassinio - si legge nella nota - il ministero della giustizia, con un’aberrante circolare emessa il 18 gennaio, ha affermato che i giudici di pace e i magistrati onorari di tribunali e procure non hanno neppure diritto di proteggersi, disconoscendo loro il porto d’armi, strumento di autodifesa che la legge riconosce a tutti i pubblici funzionari dello Stato investiti di doveri che mettono a rischio la loro incolumità personale».
«La circolare segue di pochi giorni una sentenza della Cassazione che ha disconosciuto a un giudice di pace, e di conseguenza all’intera magistratura onoraria, il diritto al risarcimento del danno per una malattia contratto nel luogo di lavoro. Secondo il ministero della giustizia e la Cassazione siamo “magistrati che appartengono all’ordine giudiziario”, ma non siamo “magistrati dell’ordine giudiziario” (che differenza passi fra le due terminologie neanche un sofista sarebbe in grado di dirlo): abbiamo gli stessi doveri del magistrato ordinario, ma non abbiamo nessun diritto, svolgiamo le stesse funzioni giurisdizionali ma non possiamo neppure difenderci». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico