Fermo, il giorno della Polizia Locale "Quel vile attentato via ha fortificato"

L'arrivo di Calcinaro con il sindaco di Senigallia
FERMO - "Fatti non fummo per lavorar serenamente ma per morire tra incudine e martello". Dopo 34 anni di onorato servizio il comandante dei vigili di Fermo Antonio...

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FERMO - "Fatti non fummo per lavorar serenamente ma per morire tra incudine e martello". Dopo 34 anni di onorato servizio il comandante dei vigili di Fermo Antonio Dell'Arciprete ne ha viste molte e non è stato un caso che ieri, giorno di San Sebastiano patrono delle Polizie Locali, la festa dei vigili marchigiani sia stata celebrata proprio tra Duomo e palazzo dei Priori. A distanza di quasi tre mesi dai colpi di fucile caricato a sale esplosi verso alcuni agenti della municipale fermana all'autoparco comunale, lo sconcerto si taglia ancora a fette pur se le indagini potrebbero presto illuminare sui nomi dei colpevoli. Magra consolazione per coloro che la divisa la indossano quotidianamente in mezzo alle difficoltà. "Siete i pretoriani delle attività locali, siete il primo corpo di polizia che il cittadino si trova di fronte e il nostro obiettivo è dare ai vigili, che spesso sono percepiti come polizia minore, la stessa dignità delle altre divise", annuncia fortemente Fabrizio Cesetti, assessore regionale con delega tra le altre a polizia locale e politiche per la sicurezza. Nel bel mezzo della celebrazione in una sala dei Ritratti colma di agenti provenienti da tutta la regione, di autorità militari, di rappresentanti delle prefetture, e di figure politiche come la vice presidente del consiglio regionale Marzia Malaigia e il presidente della provincia Aronne Perugini, Cesetti ha confermato: "La seconda festa dei vigili urbani l'abbiamo voluta fortemente qui a Fermo, oggetto di gravi atti intimidatori. La straordinaria presenza riscontrata è la dimostrazione di un grande senso di appartenenza".


 


Prima dei discorsi in palazzo dei Priori, era stata officiata una santa messa seguita dalla deposizione di una corona al Monumento ai Caduti sul piazzale del Girfalco. Da buon padrone di casa è stato il comandante Dell'Arciprete a prendere in mano le redini della mattinata, dicendosi orgoglioso di far parte della categoria, salutando i colleghi, i pensionati e i caduti sul lavoro come Michele Liguori, vigile di Acerra che per 20 anni aveva combattuto la camorra, o come Nicolò Savarino, investito a Milano dal suv di un rom che stava eludendo un controllo.


Intervenuto anche il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, ritornato sull'attentato subìto dai suoi vigili che chiama tutti per nome: "Solidarietà a voi, questo episodio non vi ha crinato ma fortificato. Le polizie locali sono straordinarie nel loro ordinario. Se un sindaco ha in mente qualcosa, prima di tutto si confronta coi vigili, che la città la vivono minuto per minuto". Presenti inoltre il presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi (sindaco di Senigallia) e Gian Guido Mobili del Forum Italiano per la Sicurezza Urbana che ha relazionato sui reati riscontrati negli ultimi anni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico