FERMO - "Fatti non fummo per lavorar serenamente ma per morire tra incudine e martello". Dopo 34 anni di onorato servizio il comandante dei vigili di Fermo Antonio...
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Prima dei discorsi in palazzo dei Priori, era stata officiata una santa messa seguita dalla deposizione di una corona al Monumento ai Caduti sul piazzale del Girfalco. Da buon padrone di casa è stato il comandante Dell'Arciprete a prendere in mano le redini della mattinata, dicendosi orgoglioso di far parte della categoria, salutando i colleghi, i pensionati e i caduti sul lavoro come Michele Liguori, vigile di Acerra che per 20 anni aveva combattuto la camorra, o come Nicolò Savarino, investito a Milano dal suv di un rom che stava eludendo un controllo.
Intervenuto anche il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, ritornato sull'attentato subìto dai suoi vigili che chiama tutti per nome: "Solidarietà a voi, questo episodio non vi ha crinato ma fortificato. Le polizie locali sono straordinarie nel loro ordinario. Se un sindaco ha in mente qualcosa, prima di tutto si confronta coi vigili, che la città la vivono minuto per minuto". Presenti inoltre il presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi (sindaco di Senigallia) e Gian Guido Mobili del Forum Italiano per la Sicurezza Urbana che ha relazionato sui reati riscontrati negli ultimi anni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico