Addio a Pino Alati, schiera di sindaci ai funerali. Il coro: «Perdiamo un vero combattente»

I funerali di Alati
FERMO - «Era un guerriero e un combattente, anche dal punto di vista politico. Ho pensato che in tutto questo una cosa non giusta ci sia: ha dovuto lasciare questa vita...

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FERMO - «Era un guerriero e un combattente, anche dal punto di vista politico. Ho pensato che in tutto questo una cosa non giusta ci sia: ha dovuto lasciare questa vita lontano dalla gente. Era un uomo di popolo e con forza affrontava ogni problema, era un uomo di relazioni, e oggi la presenza qui di tanti amministratori e rappresentati della sua azienda lo certifica». E’ questa la testimonianza del sindaco di Fermo Paolo Calcinaro ai funerali di Giacinto “Pino” Alati, 73 anni, morto all’ospedale di Fermo.

 

Il timoniere della Ciip ha guidato la società idrica negli ultimi 13 anni e ieri pomeriggio si sono tenuti i funerali nella chiesa di Santa Petronilla. I ricordi sono stati accomunati dall’impegno e l’atteggiamento di Alati come uomo che cercava l’incontro anziché lo scontro, la mediazione anziché il braccio di ferro. Una caratteristica che oggi è sempre più difficile trovare. Vale per le grandi aziende e vale per la politica.

Presente anche Castelli


All’addio molti sindaci e rappresentanti delle province di Ascoli e Fermo. Presente anche il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli e molti colleghi e dipendenti della Ciip. La società mette insieme 59 Comuni fra le due province. A ricordarlo anche il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti: «È difficilissimo superare quello che ha fatto come presidente, come è difficilissimo superare questo lutto, soprattutto per la moglie Luigina. È riuscito a mettere alla pari le due province, considerandole come un unico territorio».

Castelli ha parlato di una persona allo stesso tempo «solida e flessibile che non ha mai smesso di onorare le istituzioni. Nell’ultima fase, quando lo abbiamo visto indebolito, la sua umanità è uscita ancora di più». Importante il lavoro a cavallo fra due territori uniti per decenni e ora divisi, non senza ripicche e polemiche. Alati ha guidato la Ciip con sede ad Ascoli ma si è sempre battuto anche per valorizzare l’identità fermana. Prima dell’incarico alla società idrica è stato fra i volti più noti della politica a cavallo fra vecchio e nuovo millennio. Già esponente di punta del Partito socialista nel Fermano, è stato anche assessore e presidente del consiglio comunale di Fermo.

L'eredità


Ora l’attenzione si sposta sulla sua eredità nella gestione di un bene così prezioso come quello dell’acqua. La parola passa ai sindaci. Viste le elezioni comunali del prossimo anno in molti centri che fanno parte della società, è probabile che la scelta definitiva sul suo successore venga presa dopo la prossima tornata elettorale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico