FERMO - Padre coraggio denuncia il figlio che aveva tentato di rubare in una casa. Il caso segnalato dalla polizia risale a un paio di sere fa quando una coppia di coniugi,...
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Un metodo che a quanto pare ancora funziona dato che, vistisi scoperti, i due giovani che erano in casa si sono subito gettati da una finestra dell’abitazione, cadendo rovinosamente a terra; zoppicando hanno quindi raggiunto la moto e sono scappati. Ma nel corso della fuga, poco distante, hanno perso il controllo del mezzo e sono caduti un’altra volta, abbandonando un casco da motociclista e il bauletto della moto, producendosi, molto probabilmente, ulteriori escoriazioni oltre alle lesioni già riportate dopo il salto dalla finestra. Malgrado questo sono riusciti a ripartire. Poco dopo gli agenti hanno acquisito le prime informazioni dalle vittime e la polizia scientifica ha repertato gli oggetti lasciati dai ladri durante la fuga e a causa della caduta; insieme ai proprietari hanno effettuato un sopralluogo nell’alloggio, riscontrando che tutte le finestre erano state aperte, probabilmente per garantire ogni possibile via di fuga, e che le stanze erano state messe a soqquadro. Durante l’intervento di polizia giudiziaria è sopraggiunta un’auto con al volante un uomo e accanto un giovanissimo che, una volta sceso, iniziava a zoppicare mostrando numerose ferite alle braccia.
L’uomo ha subito detto agli agenti di essere il padre del ragazzo che aveva poco prima partecipato al furto e si era sentito in dovere di riaccompagnare sul posto il figlio. Il giovane confermava ai poliziotti le proprie responsabilità e consegnava agli operatori della Volante uno zaino contenente gli oggetti che i ladri erano riusciti ad arraffare prima della fuga improvvisa. Un successivo accertamento all’ospedale ha consentito di identificare anche il secondo ladro, coetaneo del primo, ricoverato a seguito delle escoriazioni riportate dopo la caduta dalla moto e con una frattura scomposta, probabilmente determinata dalla fuga dalla finestra dell’abitazione.
In considerazione degli elementi raccolti dagli operatori e dell’impossibilità a fornire giustificazioni per le lesioni, anche il secondo ragazzo alla fine ha ammesso di aver partecipato al furto. I due giovani sono stati denunciati all’autorità giudiziaria competente. Nella speranza che la disavventura serva per non riprovarci più. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico