Foto e video porno nella chat dei ragazzini, un migliaio di partecipanti al gruppo. Accertamenti in corso da parte della polizia

Foto e video porno nella chat dei ragazzini, un migliaio di partecipanti al gruppo
FERMO - È arrivata a superare il migliaio di iscritti la maxi chat creata su una delle più utilizzate app di messaggistica che ha coinvolto minori da Fermo e da...

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FERMO - È arrivata a superare il migliaio di iscritti la maxi chat creata su una delle più utilizzate app di messaggistica che ha coinvolto minori da Fermo e da tutta la Provincia, ora al vaglio della polizia per i contenuti che vi sono stati condivisi. Una community che si è allargata rapidamente nel giro di pochi giorni, collezionando iscrizioni, apparentemente senza alcuna finalità malevola. Poi però, nel gruppo, hanno iniziato a circolare, secondo quanto riferito da diversi genitori che l’hanno potuto visionare, materiali sessualmente espliciti e l’allarme si è diffuso a macchia d’olio tra le famiglie.  


Tutto è partito da alcuni genitori che hanno controllato la chat a cui erano iscritti i figli ed hanno notato contenuti a dir poco inappropriati per i minorenni. Così hanno coinvolto altri padri e madri, che a loro volta hanno fatto circolare la notizia, per arginare la partecipazione a quel gruppo ed informare le forze dell’ordine. Le indagini sono appena iniziate, gli inquirenti hanno raccolto screenshot e testimonianze per avere contezza sui materiali circolati in chat. Prematuro ad oggi tirare le conclusioni. Il primo nodo da sciogliere riguarda la natura di quei filmati, link o immagini. Ci sarebbero, per ora il condizionale è d’obbligo, materiali sadomaso ed è da chiarire, ed è un particolare che fa una differenza sostanziale, se siano stati condivisi anche contenuti pedopornografici.

Vicenda nebulosa

Se così fosse, si tratta di contenuti fatti circolare da adulti, oppure autoprodotti e fatti girare dagli stessi minorenni iscritti alla chat? La vicenda è ancora nebulosa, di certo ha fatto alzare la guardia a molti genitori e insegnanti, che si stanno raccordando per evitare la partecipazione dei ragazzi a community di questo genere, o ad uscirne qualora si siano già iscritti. Non è scontato che la chat sia stata costituita da subito con l’intenzione di diffondere materiali hard. Con l’allargarsi della platea, però, per la quasi totalità composta da ragazzini, in linea di massima tra gli 11 ed i 16 anni, la piega presa dal gruppo ha virato verso un crinale molto insidioso.

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Corriere Adriatico