FERMO Nero su bianco, l’area dell’ex stazione di Santa Lucia, adesso, è della Steat. La firma, dal notaio Francesco Ciuccarelli, ha ufficialmente sancito...
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Il contenzioso
La firma mette la parola fine alla querelle che ha tenuto banco per mesi in città. Cominciata con la decisione del Demanio di vendere l’area e conclusa poco meno di un anno fa, quando il Cda della Steat ha votato per far valere il diritto di prelazione. In mezzo, attacchi e polemiche, dietrofront e veleni. Prima di mettere l’area all’asta, il Demanio aveva dato la possibilità a Regione, Provincia e Comune di comprarla per 656mila euro. Nessuno dei tre, però, s’era fatto avanti. Lo scorso 17 ottobre si era svolta l’asta, a cui avevano partecipato quattro offerenti. Ad aggiudicarsi l’area, per 1,550 milioni, era stato l’imprenditore fermano Mario Cardinali. Dopo dieci giorni di fuoco, il 4 novembre, la Steat aveva deciso di far valere la prelazione, in quanto affittuaria, sborsando 1,550 milioni. «Voglio condividere questo momento – dice Alessandrini dopo la firma – con i colleghi del Consiglio di amministrazione, che hanno dimostrato grande serietà e senso di responsabilità nell’assumere una decisione difficile, nonostante la pressione causata dall’esposizione mediatica stimolata da soggetti che, apparentemente senza alcun titolo, lavoravano affinché l’area andasse in mano a privati». Sulla riqualificazione dello spazio di via D’Acquisto, sede, oggi, del deposito dei pullman, Alessandrini assicura tempi celeri. «Inizieremo subito a lavorare – fa sapere – per ripristinare la piena funzionalità della struttura e valutare ogni opportunità che ci consenta di ristrutturare l’ex stazione».
I sindacati
La Steat ha, intanto, rinnovato le rappresentanze sindacali interne. La Filt Cgil si conferma primo sindacato con 36 voti e tre seggi. Alle votazioni del 29 e 30 settembre ha partecipato oltre il 90 per cento dei lavoratori (98 su 105). Due i seggi andati alla Usb Lavoro Privato (29 voti), uno alla Fit Cisl (16 voti) uno all’Ugl (12 voti). Niente seggi, invece, per la Uil Trasporti (4 voti). «Un risultato – commenta il segretario provinciale della Cgil, Alessandro De Grazia, – non del tutto scontato, anche perché, al nostro interno, abbiamo avuto qualche difficoltà». «La forza, il coraggio e la fede per gli ideali che ci contraddistinguono – prosegue – ci hanno permesso di mantenere fede agli impegni e di prendere decisioni importanti, come recidere rami secchi e metterci in prima linea per tutelare al meglio la salute dei lavoratori in un momento epocale come questo». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico