FERMO - Avevano un tatuaggio di appartenenza al gruppo criminale e controllavano lo sfruttamento della prostituzione nel Fermano alcuni dei membri della banda arrestatati...
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Sei le ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di cinque romeni, tra cui una donna, e un italiano, che, sulla scorta delle indagini delegate dal procuratore capo Domenico Seccia e dirette dal pm Nadia Caruso, sono risultati appartenere a un'organizzazione criminale ben strutturata e radicata. Le attività, che hanno visto impegnati circa 120 finanzieri con l'ausilio di quattro unità cinofile e coadiuvati dai baschi verdi del Gruppo di Ancona, i militari specialisti Anti Terrorismo e Pronto Impiego, si sono sviluppate anche attraverso 26 perquisizioni domiciliari e il sequestro di un'auto.
L'operazione - denominata Black beast, proprio per il tatuaggio che gli affiliati avevano sull'avambraccio - ha portato alla luce un giro di affari di oltre un milione di euro. I reati contestati a vario titolo sono l'associazione per delinquere, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, e tentata estorsione ai danni delle prostitute. Da tempo la Procura aveva puntato l'attenzione sulla costa, soprattutto dopo le segnalazione di affitti facili alle prostitute in appartamenti di Porto Sant'Elpidio e Lido Tre Archi a Fermo. L'operazione ha permesso di «sradicare completamente la principale associazione criminale che gestiva la prostituzione lungo la costa», ha precisato Seccia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico