Sgominata la banda che gestisce
la prostituzione: 6 persone in manette

I vertici della procura nella caserma della Finanza
I vertici della procura nella caserma della Finanza
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Mercoledì 30 Novembre 2016, 14:06 - Ultimo aggiornamento: 17:12
FERMO - Avevano un tatuaggio di appartenenza al gruppo criminale e controllavano lo sfruttamento della prostituzione nel Fermano alcuni dei membri della banda arrestatati stamane in un blitz della Guardia di finanza coordinato dalla Procura di Fermo.

Sei le ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di cinque romeni, tra cui una donna, e un italiano, che, sulla scorta delle indagini delegate dal procuratore capo Domenico Seccia e dirette dal pm Nadia Caruso, sono risultati appartenere a un'organizzazione criminale ben strutturata e radicata. Le attività, che hanno visto impegnati circa 120 finanzieri con l'ausilio di quattro unità cinofile e coadiuvati dai baschi verdi del Gruppo di Ancona, i militari specialisti Anti Terrorismo e Pronto Impiego, si sono sviluppate anche attraverso 26 perquisizioni domiciliari e il sequestro di un'auto.

L'operazione - denominata Black beast, proprio per il tatuaggio che gli affiliati avevano sull'avambraccio - ha portato alla luce un giro di affari di oltre un milione di euro. I reati contestati a vario titolo sono l'associazione per delinquere, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, e tentata estorsione ai danni delle prostitute. Da tempo la Procura aveva puntato l'attenzione sulla costa, soprattutto dopo le segnalazione di affitti facili alle prostitute in appartamenti di Porto Sant'Elpidio e Lido Tre Archi a Fermo. L'operazione ha permesso di «sradicare completamente la principale associazione criminale che gestiva la prostituzione lungo la costa», ha precisato Seccia.
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