Credito d'imposta, slitta la restituzione. Fenni di Confindustria Fermo: «Una boccata d'ossigeno»

Credito d'imposta, slitta la restituzione. Fenni di Confindustria Fermo: «Una boccata d'ossigeno»
FERMO - Il Fermano fuori dagli assessorati regionali e successiva sforbiciata alla rappresentanza delle Marche nel nuovo governo guidato da Giorgia Meloni. Tutto male? Soltanto in...

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FERMO - Il Fermano fuori dagli assessorati regionali e successiva sforbiciata alla rappresentanza delle Marche nel nuovo governo guidato da Giorgia Meloni. Tutto male? Soltanto in parte. Per la quinta provincia non ci sono solo brutte notizie, a partire dall’attenzione verso il suo motore economico, quel distretto calzaturiero che, fra alti e bassi, continua a tirare la locomotiva fermana. La migliore è lo slittamento della restituzione del credito di imposta, fissata ora a fine ottobre ma del prossimo anno. Era fra le richieste più urgenti da parte delle imprese.

 
Il commento
«Si tratta di un anno in più - commenta il presidente dei calzaturieri di Confindustria Fermo, Valentino Fenni - in attesa che cambi definitivamente la norma. Le aziende non dovranno più restituire la cifra ottenuta per i progetti di ricerca e sviluppo, quasi sempre coincidenti con i nuovi campionari. La notizia era attesa, ma non scontata. Si trova all’interno di un emendamento, condiviso da tutte le forze, al decreto Aiuti Ter Come Confindustria Fermo, insieme con Assocalzaturifici e Confindustria nazionale, abbiamo portato il caso sul tavolo del Governo, abbiamo fatto squadra con le altre associazioni legate al mondo della moda e alla fine raccogliamo i frutti. Ci chiedevano di restituire quanto avuto negli ultimi anni, un danno da migliaia di euro, considerando che il rimborso riguardava gli anni 2015-2019. Ma soprattutto un’ingiustizia, visto che significava non riconoscere nel lavoro di design e innovazione una vera ricerca e sviluppo, che è quella per cui si poteva ottenere il credito di imposta. Dopo anni di richieste per detassare i campionari, avevamo come settore almeno ottenuto il credito d’imposta. Pochi mesi fa c’era stata invece l’incomprensibile decisione del governo messa in atto dall’Agenzia delle entrate. Questo rinvio di un anno permetterà al sistema di normare in maniera chiara ogni passaggio».


I nomi
Fenni fa un passaggio anche sui nomi dati ai nuovi ministeri che, per la verità, in alcuni casi hanno anche provocato alcune polemiche, plaudendo nello stesso tempo a una nomina che appare importante per il futuro del distretto calzaturiero a cavallo fra Fermano e Maceratese. «Il governo - ribadisce - ora ha al suo interno il ministero per il made in Italy. Francamente appare difficile trovare qualcosa di più italiano di un capo di moda pensato e realizzato nel nostro Paese. E la decisione presa dal ministero delle Finanze rappresenta il miglior benvenuto alla neo sottosegretaria Lucia Albano, una marchigiana che ben conosce il nostro settore. Proprio con lei, componente della commissione Finanze alla Camera, ci eravamo confrontati più volte chiedendole di intercedere per quanto possibile».
La battaglia


Confindustria ricorda come il risultato sia «stato un lavoro corale, che ha coinvolto anche il senatore Francesco Verducci e l’ex deputato Mauro Lucentini, a riprova che nelle Marche si può fare squadra e raggiungere gli obiettivi. Con l’onorevole Albano, a cui auguriamo buon lavoro, parleremo quanto prima delle questioni più rilevanti, dalla Zes, confermata pochi giorni fa anche dal governatore regionale Francesco Acquaroli, al taglio del cuneo fiscale o alle politiche per l’internazionalizzazione».

 

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Corriere Adriatico