Crediti d’imposta, serve la certificazione. «Il ministro Urso ha firmato il decreto»

La delegazione a Roma
FERMO - Occorrerà certificare l’investimento che dà diritto al credito d’imposta. Sia le aziende che hanno ricevuto la raccomandata dall’Agenzia...

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FERMO - Occorrerà certificare l’investimento che dà diritto al credito d’imposta. Sia le aziende che hanno ricevuto la raccomandata dall’Agenzia delle entrate (alcune delle quali sono state già chiamate per la verifica fiscale) e sono state invitate ad aderire entro il 30 novembre alla procedura di riversamento spontaneo (rimborsare, senza sanzioni e interessi, gli indebiti utilizzi in compensazione del credito di imposta). Sia le aziende che non hanno ricevuto contestazioni.

 

 

Dunque i crediti in ricerca e sviluppo verranno certificati e saranno a prova di verifica fiscale. La certificazione ottenuta da certificatori iscritti all’albo avrà il potere di bloccare sul nascere le contestazioni del Fisco sulla legittimità del credito di imposta. L’ipotesi che era emersa qualche giorno fa, ora è diventata realtà. Secondo una nota congiunta di Svem, Camera Commercio delle Marche e Regione Marche «il ministro per le imprese e made in Italy Adolfo Urso, ha firmato il decreto». E martedì pomeriggio al Micam Milano verrà presentato ufficialmente il documento a tutti gli interessati. L’impresa attiverà una procedura (ancora da definire) con cui chiederà al Mimit di ottenere la certificazione. Poi sceglierà il certificatore di fiducia, tra quelli presenti nell’Albo dei certificatori abilitati. Che, ovviamente, dovranno essere pagati dalle imprese. L’Albo sarà formato a breve. 


La soluzione della certificazione del credito di imposta era emersa qualche giorno fa nel corso di un incontro avvenuto a Roma al quale avevano partecipato il viceministro Maurizio Leo e la sottosegretaria al Mef Lucia Albano e una delegazione marchigiana, composta dal presidente della Regione Francesco Acquaroli, dall’imprenditrice calzaturiera Annarita Pilotti, promotrice dell’incontro, dal presidente di Camera Marche Gino Sabatini, dal presidente di Svem Andrea Santori e dal commercialista Fabrizio Dominici. Con loro anche la presidente di Assocalzaturifici Giovanna Ceolini.

«Aveva promesso velocità di azione, perché la strategia era chiara e venerdì il ministro Urso ha firmato il decreto» sottolinea Andrea Santori. Per Sabatini: «Il sistema economico si è mosso compatto e ha subito trovato l’attenzione della politica». Soddisfazione è stata espressa anche dai rappresentanti del mondo politico, Acquaroli e Albano. «La figura dei certificatori – si legge nella nota congiunta - permetterà di definire in maniera chiara cosa sia davvero inseribile a livello di ricerca e sviluppo. Questa soluzione garantisce chi ha operato in maniera corretta, rispettando le regole, e oggi rischia di dover restituire tra i 20.000 e i 500.000 euro pur avendo investito, come previsto, nello sviluppo».

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Corriere Adriatico