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FERMO - Zona gialla o no, continuano i controlli da parte dei carabinieri della Compagnia di Fermo per far rispettare gli orari, i divieti di spostamenti fra regioni diverse e l’uso delle mascherine. Vocaboli un tempo quasi sconosciuti e che oggi sono entrati nel linguaggio comune. Ma più passa il tempo e più sembra difficile essere ligi al dovere.
Per certi versi gli ultimi dati relativi al monitoraggio per contrastare l’epidemia da parte dei militari sembrano allarmanti.
«D’altra parte - rimarcano i militari - l’attività è una delle priorità del comando dei carabinieri di Fermo, oltre naturalmente alla prevenzione e repressione dei reati in genere». E’ chiaro che, soprattutto fra i più giovani, sta subentrando una certa stanchezza: ormai è quasi un anno che si va avanti fra lockdown e divieti più o meno rigidi. E con le varianti del virus anche le prospettive per il futuro non sembrano molto confortanti. L’unico dato positivo è che, almeno finora, le Marche sono rimaste in zona gialla con limitazioni meno stringenti rispetto a quelle delle regioni limitrofe o di alcuni Comuni della provincia di Ancona che sono arancioni.
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