Fermo, più della metà dei lavoratori non in regola: attività di calzature sospesa e maxi sanzione al titolare

Più della metà dei lavoratori non in regola: attività sospesa e maxi sanzione al titolare
FERMO Controlli della Guardia di Finanza in un’azienda del distretto calzaturiero, oltre la metà dei lavoratori non era assunta. Il comando provinciale di Fermo delle...

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FERMO Controlli della Guardia di Finanza in un’azienda del distretto calzaturiero, oltre la metà dei lavoratori non era assunta. Il comando provinciale di Fermo delle Fiamme Gialle ha eseguito un mirato intervento che ha interessato un’azienda dedita alla produzione di parti in cuoio per calzature.


Gli accertamenti

 


Attraverso l’approfondimento di informazioni acquisite grazie all’attività di intelligence, integrata con diversi appostamenti nei pressi dell’opificio, è stato possibile individuare una serie di persone che si recavano tutti i giorni nella sede dell’impresa, numericamente di gran lunga superiori rispetto ai dipendenti della ditta, riscontrati dalle banche dati a disposizione.

Cinque invisibili

L’accesso dei militari del Gruppo di Fermo nei locali aziendali ha consentito di appurare la presenza di nove lavoratori - oltre al legale rappresentante e al socio - di cui cinque risultati non regolarmente assunti. Grazie ai riscontri effettuati sulle dichiarazioni rese dagli operai, al contraddittorio con la parte e all’analisi della documentazione acquisita presso il consulente del lavoro, è stato possibile constatare, secondo gli inquirenti, varie tipologie di violazioni.

I lavoratori, infatti, stando alla ricostruzione delle Fiamme Gialle, prestavano la propria attività in assenza di regolare contratto, in alcuni casi anche da diversi mesi: per tale ragione, il datore di lavoro è stato sanzionato con la cosiddetta maxi multa per un ammontare minimo di 16.200 euro e massimo di 97.000 euro. In esito agli accertamenti eseguiti, si è poi proceduto all’applicazione della sanzione er un totale di 5.000 euro in ragione delle retribuzioni a mezzo di denaro contante ricostruite nei confronti dei lavoratori non in regola.

Il superamento della soglia del 10% dei lavoratori presenti in azienda, occupati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro ha determinato, altresì, la sospensione dell’attività imprenditoriale, con le conseguenti sanzioni comminate dal competente Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ascoli Piceno.

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Corriere Adriatico