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FERMO - Si rimpolpa l’organico del Pergolesi. Il Conservatorio di Fermo ha assunto dieci nuovi insegnanti e sei tra collaboratori, amministrativi e bidelli. «Un ampliamento atteso da quarant’anni – fa sapere il direttore Nicola Verzina –, frutto del lavoro fatto, che ha aumentato l’interesse degli studenti e creato un volano qualitativo e quantitativo».
Ha voluto osare, il Pergolesi. E quando il Ministero dell’istruzione ha dato il via alle assunzioni, ha fatto le sue richieste. I dieci nuovi docenti, che portano a 82 il totale, sono già al lavoro. Insegnano sassofono, canto, canto jazz, accompagnamento pianistico, batteria e percussioni jazz, basso elettrico, musica da camera, teoria, ritmica e percezione musicale, teoria dell’armonia e analisi e musicologia sistematica.
Che, dopo la donazione di un fondo, è stata intitolata a Domenico Alaleona. E che «potrà aprirsi verso l’esterno grazie al suo patrimonio di volumi e dischi», spiega Igor Giostra. Per il presidente la biblioteca è «uno snodo fondamentale per avere la possibilità concreta di fruire di un organo vivente del Conservatorio» e «una macchina viva che può fornire informazioni e cultura a tutti, oggetto di costanti lasciti». Come quello che, a breve, si aggiungerà al fondo Alaleona, di «un altro importante musicologo». Di pari passo con l’attività didattica, è ripresa quella concertistica. È in corso la rassegna di concerti dei docenti. A marzo partirà quella degli studenti. Scade oggi il termine per candidarsi. Poi ci saranno le audizioni. Gli studenti selezionati suoneranno a Fermo, Monterubbiano e Montegiorgio. La nota dolente arriva dai lavori al piano fiati. Che, dopo una lunga attesa, erano partiti, ma che sono già fermi.
«Problemi di natura strutturale», li chiamano Verzina e Giostra. In pratica, è venuto fuori che il nuovo tetto in acciaio che avrebbe dovuto sostituire quello vecchio è troppo pensante per le colonne di mattoni che avrebbero dovuto sorreggerlo. Perciò il progetto, che è tornato in Provincia, dovrà essere modificato e rifinanziato. Brutte notizie anche per l’organo nella chiesa del Carmine. Non è mai stato usato perché la chiesa è chiusa dal terremoto del 2016. Siccome non può essere portato fuori intero, quando cominceranno i lavori, dovrà essere smontato o messo in una cassa protettiva. E poi restaurato.
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Corriere Adriatico