Fermo, la vice presidente del Senato in prefettura per premiare gli studenti

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FERMO - Il tripudio dell'arte e della cultura nel ricordo della Prima Guerra Mondiale. Si è svolta ieri pomeriggio la premiazione del concorso "Storie, uomini e donne della...

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FERMO - Il tripudio dell'arte e della cultura nel ricordo della Prima Guerra Mondiale. Si è svolta ieri pomeriggio la premiazione del concorso "Storie, uomini e donne della Grande Guerra", promosso dalla Prefettura in collaborazione con l'ufficio scolastico regionale, che ha impegnato tantissimi studenti delle scuole superiori fermane, stimolati a rappresentare le proprie riflessioni per il centenario del primo conflitto mondiale nei modi più disparati. Giunta a Fermo, seduta accanto al prefetto Angela Pagliuca, spiccava la vice presidente del Senato Valeria Fedeli, che si è incaricata di consegnare gli attestati ai tanti ragazzi premiati, prima di fornire al microfono la propria disamina sull'evento che ha indelebilmente macchiato di sangue la storia. "Quella fu la dimostrazione che con le guerre non si risolvono problemi economici o di civiltà. Morirono 10 milioni di persone, non si risparmiò nessun territorio. Non è passato poi chissà quanto tempo, questo progetto - ha continuato la senatrice - è lodevole perché incentiva la conoscenza, ne non si conoscesse si dimenticherebbero le lezioni e si ripeterebbero gli stessi errori".


Se gli studenti dell'Ipsia moda hanno confezionato degli abiti, quelli del Liceo Scientifico hanno montato video o scritto elaborati, mentre i ragazzi del Liceo Artistico Preziotti Licini hanno realizzato piatti decorati. A spuntarla e ad aggiudicarsi il primo premio con tanto di borsa di studio di mille euro è stata però la classe quinta A dell'Itcgt Carducci-Galilei che ha proposto il saggio "Gli Esuli di Caporetto". Guidata dalla docente Maura Iacopini ha riportato alla luce tramite una ricerca l'accoglienza data da Fermo ai profughi provenienti da Campolongo sul Brenta. In seconda posizione, a pari merito, le ceramiche del Preziotti Licini: "La ferita che rimane" e "Scorci della grande guerra". Sul gradino più basso del podio sono saliti invece tre lavori: il saggio della quinta CmB dell'Iti Montani su "Storie di vita (e di morte) di giovani eroi; il video "Fino all'eternità" di due studenti della quinta C del Liceo Scientifico con focus su una lettera di un soldato scritta in fin di vita sul fronte; e il disegno "Memorie Intrappolate" di due ragazzi del Preziotti. "Avevamo l'obiettivo di promuovere negli studenti delle classi quinte superiori una riflessione su La grande guerra, valutando cosa sia rimasto come memoria ed eredità nelle generazioni- ha specificato il prefetto Pagliuca -. Siamo davvero felici del lavoro svolto dai ragazzi che hanno proposto elaborati molto diversi tra loro, dal saggio alle ceramiche artistiche, dagli abiti ai video, rispecchiano le varietà delle scuole partecipanti e con la consapevolezza delle ferite laceranti che ogni guerra lascia dietro sé. Dobbiamo insegnare la tolleranza per costruire un futuro migliore. Il fatto che l'on. Valeria Fedeli abbia voluto presiedere alla premiazione ci onora e ci rende orgogliosi". In prima linea nel progetto c'è stata anche la dirigente dell'Ufficio Scolastico Interprovinciale Carla Sagretti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico