FERMO - Proseguono i controlli delle forze dell’ordine a Lido Tre Archi negli appartamenti sgomberati e chiusi con la lastra d’acciaio per evitare nuove intrusioni....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE:
Scontro tra auto e scooter nella notte: grave un ragazzo di 20 anni
Mietitrebbia a fuoco scatena l'incendio nel campo di grano: i vigili del fuoco salvano le case vicine
Le verifiche nei locali e in strada con posti di controllo della squadra mobile, la volante e la scientifica con il reparto prevenzione crimine di Pescara e l’unità cinofila della Guardia di Finanza hanno portato al fermo e all’identificazione di decine di persone appiedate o in bicicletta perlopiù. Un nigeriano senza documenti è stato accompagnato in questura, gli accertamenti dell’ufficio immigrazione hanno fatto scoprire che aveva parecchi alias ed era ricercato, la richiesta d’asilo non era stata accolta e cercava di sfuggire al fermo.
Clandestina anche una donna fermata, ucraina, il questore ne ha disposto l’obbligo di presentazione in giorni e orari stabiliti in caserma dai carabinieri o in questura. Un tunisino è stato arrestato, bazzicava da tempo per Lido Tre Archi, faceva parte della banda che occupava appartamenti altrui, che sono stati sigillati. Si tratta di uno spacciatore, un violento dedito a un po’ di tutto tra furti, spaccio, violenze e coltellate. Un magrebino si è dato alla fuga, si è messo a correre alla vista del poliziotto e ha perso le ciabatte, in via Nenni, vicino al ponte, ha continuato a correre a piedi scalzi, inseguito dal poliziotto che è caduto e si è fatto male, anche questo, si è scoperto, che è clandestino con parecchi alias e senza documenti, noto alle forze dell’ordine, è stato rintracciato e identificato. Non hanno dato esito invece le ricerche del rottweiler sequestrato alla banda delle occupazioni e rapito nel canile di Capodarco, dove era stato portato.
La telecamera
Le immagini della videosorveglianza al canile mostrano chi lo ha preso, i proprietari sono andati a riprenderselo. Sicuramente non c’è l’intenzione delle forze dell’ordine di dare la caccia a un povero cane e accanirsi su di esso, visto che con i proprietari male non sta. Si tratta però, per i proprietari, di capire che gli animali non sono oggetti, bisogna saperli gestire, soprattutto non vanno usati per intimidire le persone. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico