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FERMO - La calzatura antinfortunistica per diversificare, il Sudafrica come mercato potenziale. La scarpa fermana si guarda intorno e cerca nuove vie di sbocco. Il Micam, che è partito ieri a Milano-Rho, ha dimostrato, almeno per la prima giornata, la maggiore vitalità di segmenti non tradizionali. Tradotto, nei padiglioni 1 e 3 che ospitano le calzature premium il traffico dei visitatori era molto minore rispetto ai padiglioni 2 e 4 dove invece è racchiuso il segmento contemporary.
La tendenza
Un trend che rispecchia sia le ultime edizioni della fiera sia il mercato ormai orientato verso i fondi in gomma e modelli più sportivi, nonostante un ritorno al formale evidenziato negli ultimi mesi.
Il tempo
L’imprenditore precisa come abbia impiegato circa due anni per far girare il marchio a pieno regime che oggi ha nell’Italia e nei Paesi arabi i due mercati di riferimento. Una nicchia in crescita all’interno di un’azienda che è ancora al di sotto dei livelli pre pandemia del 15%. «Nel primo semestre 2022 abbiamo visto un recupero ma poi le prospettive si sono fatte più cupe e credo sia molto difficile poter chiudere l’anno agli stessi livelli del 2019 - confessa Renzi che poi prosegue -: se le vendite dell’estivo sono state buone, quelle per l’invernale risentiranno della situazione economica generale con i consumatori che troveranno i prodotti a prezzi più alti e avranno meno soldi da spendere a causa dell’inflazione». Secondo lo stesso imprenditore la situazione coinvolgerà tutta l’Europa mentre, confida nel positivo trend degli Stati Uniti, i cui consumi sono agevolati dal cambio dollaro-euro. «Le prospettive restano molto caute. Un mercato su cui punteremo? Il Sudafrica», chiude Renzi.
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Corriere Adriatico