Fermo, calciatore si fa male al tendine L'ospedale lo contatta dopo 6 anni

L'interno di un ospedale
FERMO - "Buongiorno. La chiamiamo dall'ospedale di Torrette, reparto di chirurgia della mano. Ha ancora bisogno di noi?". "Come scusi? Ma sono passati sei...

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FERMO - "Buongiorno. La chiamiamo dall'ospedale di Torrette, reparto di chirurgia della mano. Ha ancora bisogno di noi?". "Come scusi? Ma sono passati sei anni...". "Lo sappiamo benissimo. Allora, quell'intervento al tendine del dito lo vuole fare sì o no?". Nessuna barzelletta, tutto vero. A giocare lo scherzetto la lungaggine delle liste di attesa. Vittima un ragazzo sangiorgese di 26 anni che per un banale scontro mentre giocava a calcio, nel maggio del 2010, si lesionò il tendine estensore dell'anulare della mano sinistra. Roba che per i chitarristi sarebbe un dramma, per tutte le altre categorie è invece un inghippo di poco conto. Passato all'epoca per il Pronto Soccorso del Murri, fu spedito in Ancona per una consulenza dagli specialisti di Torrette che, visitatolo, gli consigliarono una operazioncina, pur non essendo il quadro clinico così negativo. Un semplice e veloce intervento, doveva essere, e il giovane accettò. Ma passavano i giorni e la chiamata per la sala operatoria non arrivava mai. "Stiamo avendo molte urgenze, riceviamo spesso gente con braccia maciullate dopo accoltellamenti o incidente stradali. Devi attendere", le parole di quegli stessi medici che avevano confessato di dover intervenire entro un mese dal trauma affinchè l'operazione potesse andare a buon fine. Ma di mesi, nel frattempo, ne stavano trascorrendo due, tre, quattro. Poi, ieri mattina, il colpo di scena. Ecco la telefonata. Con solo sei anni di ritardo...
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Corriere Adriatico