FERMO - Blitz all’alba nel bunker della droga a Tre Archi, arrestato un ventisettenne e sequestrati dai carabinieri 320 grammi di hashish divisi in 4 involucri e 11 grammi...
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L’operazione dei militari dell’Arma ha colto nel segno. L’irruzione di prima mattina in due appartamenti al piano terra in Largo Saragat non è passata inosservata. E’ la zona calda dello spaccio per il continuo via vai di tossicodipendenti a ogni ora del giorno e della notte. Il blitz fa seguito ad articolate indagini di polizia giudiziaria condotte di carabinieri della stazione di Porto Sant’Elpidio, inerenti alla lucrosa attività di spaccio segnalata dai residenti. I militari dell’Arma hanno ottenuto due decreti di perquisizione domiciliare da parte dell’Autorità giudiziaria e così hanno potuto passare all’azione nei confronti di alcuni pregiudicati della zona. Un anziano è stato accompagnato in caserma per l’interrogatorio. L’incursione delle divise era stata programmata da tempo. Con i carabinieri di Porto Sant’Elpidio e il comandante della stazione, maresciallo Corrado Badini, c’erano i militari del Nucleo Investigativo di Fermo e i vigili del fuoco, chiamati per fare irruzione nel locale. La porta era chiusa a doppia mandata e si sentiva latrare i cani: un pitbull e un rottweiler facevano da guardia al fortino. Anziché rompere la porta d’ingresso i pompieri sono passati dal retro e hanno infranto i vetri di una finestra. Gli spacciatori erano accerchiati. Al rumore dei vetri rotti uno di loro è uscito dicendo che stava dormendo. Impossibile credergli perché i molossi abbaiavano così forte da essere sentiti per tutto il circondario. Difficoltosa l’irruzione nel bunker che era inavvicinabile, dotato di un articolato sistema di video-sorveglianza esterna e d’inferriate a tutti gli infissi. Ma l’attacco delle divise è stato massivo e ha sortito gli effetti sperati. Quando Fancy, il pastore tedesco delle fiamme gialle ha attraversato il cortile, ha rischiato di essere azzannato dai molossi tenuti al guinzaglio. La casa è stata passata al setaccio dentro e fuori. Controllato ogni anfratto, smontate le plafoniere, spulciati i cassonetti dei rifiuti. C’erano anche gli uomini del servizio veterinario dell’Asur. Le indagini proseguono. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico