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FERMO - Due serate al Giusti… con Max Giusti: nessun gioco di parole, perché il comico romano dalle origini fermane all’Auditorium Giusti di Sant’Elpidio a Mare c’è stato davvero. Mercoledì sera e ieri nel pomeriggio e in serata, il comico romano c’è stato per la prova aperta al pubblico di “Bollicine”, il suo nuovo spettacolo, del quale non dice molto, perché deve ancora essere ufficialmente lanciato: dopo le sette date in giro per l’Italia in totale per rodare e limare, debutterà ad aprile al teatro Sistina di Roma. «Posso dire – anticipa Giusti – che in questo spettacolo, che arriva dopo 4 anni dall’ultimo mio comico, mi “stappo”, dopo aver imparato, da “Il Marchese del Grillo” che finora ero stato troppo “educato”».
Ha scelto la provincia, la “sua” provincia marchigiana, quella di origine, ed è stato proprio lui a volere l’auditorium Giusti. «Il mio staff – racconta – mi chiede come mai siamo finiti qui a provare.
Giusti e Piero Massimo Macchini sono parenti. «Parentela a parte – commenta Giusti – io ho una grande stima e al contempo invidia per Piero Massimo Macchini. Chi fa questo mestiere smania molto, ma Piero Massimo che è uno dei migliori in Italia e nelle Marche ha un solo peccato lo fa senza tono, dovrebbe avere più merito: fa spettacoli di comicità da record, clownerie, va in tv e torna a “tirare” il pubblico». Dal canto suo Macchini dice che «è un’emozione per me averlo sentito, un’emozione unica perché è anche il mio personaggio preferito». Giusti ha ancora davanti agli occhi il sold out delle tre recite de “Il marchese del Grillo”, lo scorso dicembre, al teatro dell’Aquila. Spettacoli che ha accompagnato con “vasche” in piazza come i fermani e come faceva da ragazzo quando veniva per le vacanze.
«Avrei voluto – dice – mostrare al mondo intero quella marea di spettacoli, compreso l’ultimo anello ne ero così fiero, che vorrei tanto far tremare i palchetti dall’entusiasmo, dalle risate e dagli applausi anche con “Bollicine”. Ho detto alla produzione di trattare non già per due ma per tre date, qui all’Aquila. Comunque vorrei fare un grande spettacolo in piazza, per tornare indietro nel tempo a quando con mio padre vedevamo il Giro Mike». E se gli chiedete se un giorno tornerebbe a Fermo lui dice che «sto pensando che mi piacerebbe comprare un piccolo appartamento, in centro storico, ristrutturarlo, per la bellezza e la storia, vorrei legare i miei figli alle loro origini fermane che pure, ogni volta che veniamo, si divertono tantissimo e si esaltano. Di Fermo, di cui io apprezzo molto i cambiamenti anche perché non ci sono spesso, mi mancano anche le persone».
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