FERMO - E alle fine si dimise. È il presidente dell’Asite Roberto Cippitelli che, dopo le polemiche, lascia la poltrona a poche ore dal consiglio comunale in...
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Nella lettera Cippitelli rimarca di lasciare l’incarico di presidente del Cda e di amministratore delegato «per cercare di riportare la giusta serenità che la vicenda richiede. Mi spiace molto ripensando al gran lavoro svolto, all’impegno e ai risultati ottenuti in questi 5 anni. E dispiace dover giustificare un’operazione che diede una svolta alla drammatica situazione in cui versava la società».
Il caso riguarda gli accertamenti della procura della Corte dei conti: ipotizza un danno erariale di 9 milioni a carico di sette tra ex amministratori della società, l’ex sindaco Nella Brambatti e lo stesso Cippitelli. Nel mirino la transazione con Asja Ambiente, sottoscritta per chiudere una serie di contenziosi con l’Ati ditta Steca, aggiudicataria dell’appalto per la progettazione, realizzazione e gestione del trattamento del percolato e dell’impianto di sfruttamento del biogas nella discarica di San Biagio. Una scelta che, secondo il magistrato, sarebbe stata molto svantaggiosa per la società pubblica.
Le dimissioni all’indomani dell’intervento dell’assessore al bilancio Savino Febi, il quale aveva fatto intendere con chiarezza i dubbi sull’opportunità che restasse in carica. Una vicenda sfociata in consiglio con un’interrogazione presentata da Bargoni a nome di Catalini, Bonanni, Temperini, Tulli e Zacheo». Nel documento, presentato poco dopo l’inizio del consiglio, si chiede di fare chiarezza sulla vicenda, con l’amministrazione chiamata a fare luce sull’indagine. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico