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FERMO - Sui social, il popolo dei genitori si divide. Tra chi pensa che il Green pass per accompagnare o riprendere i figli da scuola sia troppo e chi non ci vede niente di strano. D’accordo o contrari, da mercoledì, per entrare, dovranno avere la certificazione verde. Che, se per i genitori non vaccinati è un grana in più, per i plessi, già alle prese con le verifiche dei Green pass di insegnanti e personale Ata, si traduce in una corsa contro il tempo per organizzare i controlli. Anche perché, se non li fanno, rischiano fino a mille euro di multa.
Il problema riguarda soprattutto asili nido e scuole materne, dove capita più spesso che i genitori accompagnino i figli all’interno e altrettanto facciano all’uscita.
Le età
Per quelli degli studenti più grandi i problemi potrebbero presentarsi al momento dei colloqui.
La procedura
«Ne facciamo uno o due all’ora e i genitori sono sempre gli stessi. Cambiano solo quelli del primo anno. A loro chiederemo il Green pass», spiega Roberta Ferri del centro per l’infanzia Bamby di Fermo. Di solito, prosegue, i genitori restano per pochissimo tempo. In ogni caso, si dovranno adeguare. Ma «parlandoci, la maggior parte dovrebbe essere vaccinata», prosegue l’educatrice che, assieme alle colleghe, si prende cura di una ventina di bambini fino ai tre anni e che non vede il Green pass per i genitori come una scocciatura, ma come «un modo per tutelarsi». Alle Gaetanine, dove i bambini sono una sessantina, la scuola è cominciata già da qualche giorno. La materna di Porto San Giorgio, da domani naturalmente si adeguerà alle nuove regole e chiederà il Green pass ai genitori dei piccoli alunni. Anche se – spiega la responsabile, suor Gaetana Andreucci –, «per precauzione non facciamo entrare nessuno». Dall’anno scorso, la scuola s’è attrezzata con due entrate e due uscite. Le classi – fa sapere suor Gaetana – sono separate e non comunicano tra loro.
Il futuro
Poi, se per qualche motivo, un genitore dovesse entrare, dovrà mostrare il certificato. Di sicuro, quelli che in questi giorni sono alle prese con l’inserimento dei figli. «Continueremo con la stessa modalità dell’anno scorso – chiosa la responsabile –, ma con meno ansia perché, con le vaccinazioni, si respira un’aria diversa, più serena».
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Corriere Adriatico