Fermo, esce la sera e non risponde al telefono: misure alternative addio, torna in carcere

Fermo, esce la sera e non risponde al telefono: misure alternative addio, torna in carcere
FERMO- Non rispetta le misure alternative al carcere, non risponde al telefono, esce la sera: i carabinieri hanno tratto in arresto una persona in esecuzione di un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

FERMO- Non rispetta le misure alternative al carcere, non risponde al telefono, esce la sera: i carabinieri hanno tratto in arresto una persona in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura. Si tratta di un 65enne che è stato portato in carcere a Fermo.

Alluvione, la Procura di Urbino apre un'inchiesta per “inondazione colposa”

L’uomo dovrà continuare a scontare la pena di quasi un anno e mezzo che gli era stata comminata, con sentenza definitiva, per i reati di rifiuto a fornire le proprie generalità a pubblico ufficiale e di mancata esecuzione di un provvedimento del giudice. Fatti commessi tra il 2010 e il 2017. La Procura ha emesso il provvedimento dopo che il magistrato di sorveglianza di Macerata aveva disposto la sospensione della misura alternativa dell’affidamento in prova ai Servizi sociali che era stata concessa al condannato, per le continue violazioni alle prescrizioni. L’uomo, negli ultimi mesi, durante i controlli dei militari, in più occasioni non era stato trovato in casa nelle ore notturne e non aveva nemmeno risposto al telefono. Non era bastata a fargli cambiare condotta neppure una precedente diffida dell’autorità giudiziaria. E alla fine non è restato altro che il carcere.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico