Fermo, screening medici gratuiti Asportati nei sospetti a 22 studenti

La presentazione dei risultati della campagna dell'Ant
FERMO - La prevenzione contro i tumori della pelle entra nelle scuole del Fermano attraverso un progetto promosso dall'Ant Italia Onlus (Assistenza Nazionale Tumori),...

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FERMO - La prevenzione contro i tumori della pelle entra nelle scuole del Fermano attraverso un progetto promosso dall'Ant Italia Onlus (Assistenza Nazionale Tumori), sostenuto dall'Area Vasta 4 e dai sindaci del territorio. Far capire ai più giovani che una corretta alimentazione, un sano stile di vita e il movimento sono le basi della prevenzione primaria è la sfida dell'Ant, che però in questo caso ha fatto molto più, oltre ad informare, con una campagna di sensibilizzazione condotta negli 11 istituti scolastici che hanno aderito all'iniziativa, ha dato la possibilità, a chi fosse stato interessato, di sottoporsi a screening medici gratuiti.


Degli oltre 1000 studenti che hanno partecipato ai sei seminari informativi, 834 hanno optato per lo screening, 22 di questi hanno subito asportazioni di nei considerati sospetti. «Sono iniziative come queste che mi rendono fiero del ruolo istituzionale che ricopro - commenta il sindaco Paolo Calcinaro - Quando si parla di tumori si pensa sempre a qualcuno che sta avanti con gli anni, purtroppo non è così, è bene che i giovani sappiano che un corretto stile di vita è la prima regola per prevenire simili mali».

Il progetto "Prevenzione melanoma" ha interessato gli studenti di tutte le quinte classi delle scuole superiori del fermano. Il dottor Licio Livini direttore dell'Area Vasta 4 ha sottolineato l'importanza delle associazioni di volontariato come l'Ant che riescono a colmare quei vuoti che si creano nella rete di sinergie tra le varie istituzioni. Il delegato Ant provinciale Gianni Della Casa ha spiegato l'iter del progetto che ha preso il via il 23 gennaio e si è concluso l'8 di aprile. «Sono stati due mesi di lavoro molto intensi. I ragazzi si sono dimostrati molto interessati tanto da riempire i medici di domande». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico