Feroce agguato con sparatoria a Tre Archi: i carabinieri arrestano un uomo e una donna. Caccia al terzo complice

Agguato con pistola, coltelli e machete a Tre Archi: i carabinieri arrestano un uomo e una donna. Caccia al terzo complice
FERMO - Hanno aggredito e inseguito un tunisino, fino a sparargli mirando alla testa. L'uomo è stato colpito ad una guancia e trasportato a Torrette di Ancona in...

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FERMO - Hanno aggredito e inseguito un tunisino, fino a sparargli mirando alla testa. L'uomo è stato colpito ad una guancia e trasportato a Torrette di Ancona in prognosi riservata. Un grave episodio che il 29 settembre scorso ha riacceso i riflettori sulla polveriera del quartiere Tre Archi a Fermo, luogo dove la criminalità è tornata a dominare. Ma alle prime luci del mattino, i carabinieri di Fermo hanno bloccato e arrestato un uomo e una donna di origine albanese, attivi nel territorio e autori dell'agguato di settembre. È caccia al terzo complice. 

Agguato e sparatoria Tre Archi, arrestati un uomo e una donna, caccia al complice

Nel corso dell’operazione sono stati impiegati circa 30 militari del Comando provinciale di Fermo che hanno effettuato perquisizioni negli appartamenti dei pluripregiudicati, per la ricerca di armi e droga, mentre gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Fermo.

Le indagini effettuate dopo l'agguato hanno rivelato il coinvolgimento di alcuni individui di nazionalità albanese, di cui una donna nata nel 1990 (P. R. le iniziali), legata sentimentalmente ad un noto pregiudicato nordafricano, attualmente in carcere per reati legati allo spaccio ed un altro albanese, nato nel 1993, anch'esso noto per reati specifici legati al traffico di stupefacenti nonché un terzo uomo in corso di individuazione.

La donna arrestata incoraggiava i complici: "Ammazzatelo!"

Durante l'agguato sono stati utilizzati anche coltelli e un grosso machete, oltre al revolver da cui è partito il colpo. In quei frangenti di inaudita violenza, la donna albanese, munita di una mazza, inveiva e incoraggiava i connazionali ad ammazzare il nordafricano.

Tutti gli indagati sono stati arrestati poiché destinatari di ordinanza di custodia cautelare in carcere, richiesta dalla Procura di Fermo ed emessa dal Gip del Tribunale di Fermo, per il reato di tentato omicidio in concorso, con l'aggravante dell'utilizzo di armi, anche da fuoco.

 L'arresto di questa mattina (mercoledì 25 ottobre) rappresenta un passo significativo nella lotta contro la criminalità ed il traffico di droga nel territorio di Fermo.

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Corriere Adriatico