Pedaso, estorsione ai danni di un macellaio, in due alla sbarra

Pedaso, estorsione ai danni di un macellaio, in due alla sbarra
FERMO - E’ iniziato ieri mattina il processo a carico di M. B, accusato di estorsione, difeso dall’avvocato Andrea Albanesi, e G.C accusato di rapina, (aveva chiesto...

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FERMO - E’ iniziato ieri mattina il processo a carico di M. B, accusato di estorsione, difeso dall’avvocato Andrea Albanesi, e G.C accusato di rapina, (aveva chiesto il rito abbreviato ed è stato condannato a quasi tre anni), difeso dall’avvocato Daniele Cardinali. Entrambi erano stati arrestati nel novembre del 2016. A denunciarli era stato il titolare di una macelleria a Pedaso. Secondo il macellaio i due erano entrati nella sua macelleria per mangiare un panino e hanno sentito una sua telefonata che parlava di crediti da recuperare. I due si sono così offerti di aiutalo tramite un loro amico avvocato e il macellaio ha accettato l’offerta tanto da fornire ai due avventori un “pizzino” con la lista dei creditori e le somme da recuperare, più 4 assegni per 2500 euro, anche questi da recuperare.


I due però, secondo il castello accusatorio, iniziano a spillargli piccole somme e per una decina di giorni hanno fatto la spola nel suo negozio per chiedere sempre soldi fino a minacciarlo di bruciargli la macelleria. Il macellaio ha intuito che i due lo stavano fregando e ha chiesto il nome del legale che lo doveva aiutare a recuperare i crediti scoprendo, dopo una telefonata, che l’avvocato tirato i ballo era all’oscuro di tutto. Ha quindi chiamato la polizia per denunciare i fatti e gli agenti hanno teso una trappola. La sera era fissato l’appuntamento per la consegna di altri 300 euro ma quando i due si sono presentati li hanno arrestati. Durante l’udienza di ieri l’avvocato Albanesi ha incalzato più volte il macellaio ritenendo poco credile la sua versione. E’ stato sentito anche un carabiniere che si trovava nella macelleria al momento di una telefonata estorsiva e il militare a tale proposito ha negato di aver sentito tale telefonata. Il processo è stato rinviato a marzo 2018 quando verranno ascoltati i testi della difesa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico