FERMO - E’ iniziato ieri mattina il processo a carico di M. B, accusato di estorsione, difeso dall’avvocato Andrea Albanesi, e G.C accusato di rapina, (aveva chiesto...
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I due però, secondo il castello accusatorio, iniziano a spillargli piccole somme e per una decina di giorni hanno fatto la spola nel suo negozio per chiedere sempre soldi fino a minacciarlo di bruciargli la macelleria. Il macellaio ha intuito che i due lo stavano fregando e ha chiesto il nome del legale che lo doveva aiutare a recuperare i crediti scoprendo, dopo una telefonata, che l’avvocato tirato i ballo era all’oscuro di tutto. Ha quindi chiamato la polizia per denunciare i fatti e gli agenti hanno teso una trappola. La sera era fissato l’appuntamento per la consegna di altri 300 euro ma quando i due si sono presentati li hanno arrestati. Durante l’udienza di ieri l’avvocato Albanesi ha incalzato più volte il macellaio ritenendo poco credile la sua versione. E’ stato sentito anche un carabiniere che si trovava nella macelleria al momento di una telefonata estorsiva e il militare a tale proposito ha negato di aver sentito tale telefonata. Il processo è stato rinviato a marzo 2018 quando verranno ascoltati i testi della difesa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico