Niente mascherine, scattano le multe. Da chi si appella alla Costituzione all’abuso di alcol, ecco i casi più singolari

Niente mascherine, scattano le multe. Da chi si appella alla Costituzione all’abuso di alcol, ecco i casi più singolari
FERMO - L’ingresso dalla notte scorsa in zona arancione per le Marche porta con sé anche un’intensificazione dei controlli sulle strade del Fermano....

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FERMO - L’ingresso dalla notte scorsa in zona arancione per le Marche porta con sé anche un’intensificazione dei controlli sulle strade del Fermano. Attività che vede impegnate tutte le forze dell’ordine, comprese le polizie locali che già dalla tarda serata di sabato hanno effettuato presidi e pattugliamenti in diverse zone della provincia. Diverse le situazioni che hanno visto impegnati gli agenti della polizia di Stato, guidati dal questore Rosa Romano, sia per fornire informazioni, che per sanzionare comportamenti che mettono a rischio la salute dei cittadini.

 
Il bilancio
In larga parte la nottata, come la mattinata di ieri, sono scorse regolarmente, all’insegna del rispetto delle restrizioni e dell’obbligo di indossare dispositivi di protezione. Non sono mancate, però, le infrazioni, talvolta accompagnate da giustificazioni traballanti. E’ il caso, ad esempio, di due costituzionaliste “de noatri”, che ieri mattina hanno ribattuto con decisione al personale che le ha fermate ad un posto di controllo in quel di Porto San Giorgio. Le due giovani, di origine est europea, non conviventi, alla richiesta dei poliziotti di indossare la mascherina di protezione, si sono categoricamente rifiutate, sostenendo che la normativa relativa all’utilizzo dei dispositivi di protezione sarebbe incostituzionale. Di certo il fatto che persone nate in altri Paesi abbiano tanto a cuore la carta costituzionale italiana è encomiabile; peccato che l’abbiano imparata dalla scuola negazionista. Così, per entrambe è scattata una multa da 400 euro. Nella notte, invece, si è rifiutato di indossare la mascherina anche uno straniero, fermato dai poliziotti sul litorale, mentre viaggiava a bordo di un’auto. Stavolta non c’entrano le disquisizioni giuridiche, quanto il visto stato di alterazione da alcol.


La coppia
L’uomo viaggiava insieme a una donna, sbandando in modo pericoloso, tanto da invadere più volte la corsia opposta. Sceso dall’auto, l’automobilista aveva un alito vinoso che non lasciava molto spazio alle interpretazioni, faticava a parlare ed a stento si reggeva in piedi. Lui stesso ha ammesso davanti agli agenti di aver bevuto troppo, come confermato anche dalla donna che viaggiava con lui. All’invito a sottoporsi all’alcoltest, però, ha opposto un netto rifiuto e si è avvicinato più volte ai poliziotti, senza indossare la mascherina. Dopo averlo ripetutamente ammonito, gli uomini della Questura lo hanno denunciato all’autorità giudiziaria e gli hanno ritirato la patente.


Il posto di blocco


L’auto era di un suo conoscente, invitato a raggiungere il posto di blocco per riprendersi la vettura prestata. Per l’automobilista ebbro è scattata anche la multa per indisponibilità di Dpi e mancato rispetto della distanza di sicurezza. Erano le 3 del mattino, infine, quando un’altra volante ha controllato un’auto in transito, chiedendo al conducente la ragione dello spostamento notturno. L’automobilista ha compilato un’autocertificazione, assicurando che si stava spostando per ragioni di lavoro, affermazione che toccherà alle forze dell’ordine verificare. Nel frattempo, però, ha subito una sanzione da 400 euro perché, quando è sceso dall’auto ed è stato invitato a mettere la mascherina, si è scoperto che non ne aveva al seguito, e in base al Dpcm vigente, è stato multato. Questi i primi effetti del giro di vite, con la promessa che da qui ai prossimi giorni la guardia resterà alta.

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Corriere Adriatico