OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
FERMO - Una «scelta subìta». Così, il preside di Ingegneria della Politecnica delle Marche, Maurizio Bevilacqua, definisce la chiusura delle università marchigiane per un mese, disposta dal presidente Francesco Acquaroli e in vigore da ieri.
LEGGI ANCHE:
Dpcm Covid, rosse, arancioni e gialle: come cambiano i divieti e le limitazioni per ogni zona
Marche, due settimane per la frenata Covid: ma in primavera è servito un mese di lockdown
In via Brunforte, sede dei corsi di laurea in Ingegneria gestionale e Infermieristica, gli studenti sono potuti tornare per neanche dieci giorni. Dal 21 ottobre, quando erano riprese le lezioni in presenza, a fine mese. E dire che le facoltà ce l’hanno messa tutta per creare un ambiente sicuro.
Con quel mix alternato di lezioni in presenza e a distanza, il posto da prenotare in modo che le aule non fossero troppo piene, lo scanner elettronico all’ingresso per misurare la temperatura e le ormai consuete pratiche anti contagio.
La scelta sofferta
Invece, niente da fare. «Per chi l’ha presa – spiega Bevilacqua –, obbligare l’attività didattica delle università al cento per cento in remoto, sicuramente è stata una scelta sofferta». «L’ateneo – prosegue il preside di Ingegneria – ha risposto emettendo un decreto arrivato ieri (lunedì, ndr), che stabilisce che tutte le attività didattiche, compresi gli esami, si svolgeranno esclusivamente a distanza, senza variazioni di calendario, fatte salve eventuali esigenze legate alla disabilità, per le quali è consentita la didattica in aula».
Il ritorno in aula
La speranza del preside di facoltà è che gli studenti possano tornare quanto prima in aula. Anche se – fa sapere –, dopo la prima chiusura, a marzo, l’università è ormai rodata per le lezioni a distanza. «È stata una montagna da scalare in tempi rapidissimi – dice –, ma il cento per cento dei docenti di Ingegneria si sono attivati in maniera veloce e proattiva. La presenza in aula crea un rapporto diverso di socialità con gli studenti, ma il risultato non è stato fallimentare». Intanto, il nuovo dpcm ha sbarrato le porte dei musei cittadini, che resteranno chiusi almeno fino al 3 dicembre. Chiusa al pubblico anche la biblioteca civica.
La biblioteca
I libri potranno comunque essere presi in prestito tramite Facebook (“Biblioteca Romolo Spezioli”) o scrivendo a luca.berdini@comune.fermo.it e comunicando nome, cognome, codice fiscale e indirizzo di posta elettronica. In risposta, verrà inviata una mail con le credenziali di accesso e un link per abilitare il servizio. L’account andrà abbinato alla biblioteca di Fermo. Sospesa, fino al 3 dicembre, al Terminal, pure la mostra fotografica su Eriberto Guidi.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico