ll coronavirus entra nella casa di riposo e tornano a salire i ricoveri all'ospedale

Fermo, il coronavirus entra nella casa di riposo e tornano a salire i ricoveri all'ospedale
FERMO - Il Covid è entrato nella casa di riposo Sassatelli, dove si è sviluppato un focolaio con, finora, venti anziani contagiati. Due sono stati ricoverati al...

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FERMO - Il Covid è entrato nella casa di riposo Sassatelli, dove si è sviluppato un focolaio con, finora, venti anziani contagiati. Due sono stati ricoverati al Murri. Degli altri, per ora tutti senza sintomi o con sintomi lievi, tredici sono stati trasferiti nelle Rsa di Campofilone e di Ripatransone.

«I cinque restanti – spiega il direttore di Distretto dell’Area vasta 4, Vittorio Scialè – sono stati isolati e saranno trasferiti nelle prossime ore, appena ci sarà disponibilità di posti letto nelle strutture dedicate, al momento sature». Sono risultati positivi anche diversi operatori che lavorano nella casa di riposo. I primi contagi sono stati scoperti l’altro ieri, quando alcuni anziani hanno cominciato a manifestare sintomi.

 

È, così, scattata la profilassi con il tamponamento, andato avanti ieri, di tutte le persone che gravitano attorno alla struttura. «Ieri mattina – prosegue Scialè – l’Uvi (Unità di valutazione integrata) dell’Area vasta 4 ha effettuato un sopralluogo. La situazione parlava di venti pazienti positivi su ottanta testati con il tampone molecolare». Due tamponi hanno dato esito indeterminato e sono stati ripetuti nel pomeriggio, quando sono stati fatti altri nove test su altrettanti anziani. In tutto, gli ospiti della residenza protetta sono circa centoventi. È la prima volta, dall’inizio della pandemia, che il virus entra nella casa di riposo fermana, rimasta finora immune al Covid.

La tendenza

Preoccupa, intanto, la risalita dei ricoveri al Murri, dove ieri i pazienti positivi erano 59 (28 in Malattie infettive, 23 in Medicina Covid, 7 in Terapia intensiva, 1 in Pronto soccorso). Negli ultimi giorni, infatti, è tornato a crescere il numero di malati bisognosi di cure ospedaliere. Una situazione che allerta non poco il presidio, che era ormai pronto – con il calo dei ricoveri dell’ultimo periodo – a riprendere le attività sospese o rallentate per la pandemia. Niente da fare, invece. L’attenzione resta ancora altissima e il Covid continua ad assorbire buona parte delle energie dell’ospedale. Ad allarmare sono soprattutto i ricoveri in Rianimazione. Scesi a tre a inizio dicembre, sono riaumentati con il passare dei giorni, fino ai sette di ieri.

I consigli

«È fondamentale non ammalarsi, soprattutto per i pazienti fragili. Il ventilatore permette solo di guadagnare tempo», spiega la primaria di Terapia intensiva, Luisanna Cola. Il rischio è che, se e quando arriverà la terza ondata, i posti dell’ospedale Murri siano ancora occupati dai pazienti della seconda. Il che metterebbe in grosse difficoltà l’ospedale e la possibilità, per gli operatori sanitari, di curare i malati. «Nel momento in cui si affaccia un’emergenza – prosegue Cola – bisogna rispondere. Di questa situazione soffrono tutti: chi ha questa patologia e chi altre e vuole, giustamente, risposte. Per questo, i pazienti fragili sono quelli verso i quali bisogna avere più attenzione».

Le cifre

Sale ancora la curva dei contagi. Ieri, nel Fermano, si sono registrati 68 nuovi casi. E aumenta il numero delle persone in quarantena. Ieri, tra casi e contatti, erano 1.266 (+67 rispetto a venerdì). Scendono, invece, i sintomatici che passano dai 248 di venerdì ai 237 di ieri (-11). Gli operatori sanitari in quarantena calano da 26 a 25 (-1). Dall’inizio della pandemia, nel Fermano, hanno contratto il Covid 3.936 persone. 12.280 quelle che, finora, sono state in quarantena.

 

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Corriere Adriatico