Coltello e pistola ad aria compressa sequestrati dopo un litigio in un bar: i clienti spaventati chiamano i carabinieri

Coltello e pistola ad aria compressa sequestrati dopo un litigio in un bar: i clienti spaventati chiamano i carabinieri
MONTEGIORGIO Sembrava un banale diverbio in un bar, magari particolarmente acceso per l’indole litigiosa dei protagonisti. Ma stando alle armi poi rinvenute dai carabinieri,...

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MONTEGIORGIO Sembrava un banale diverbio in un bar, magari particolarmente acceso per l’indole litigiosa dei protagonisti. Ma stando alle armi poi rinvenute dai carabinieri, senza l’intervento dei militari, l’altra notte lo scontro sarebbe davvero potuto degenerare. È stato denunciato per il reato di porto d’armi o oggetti atti ad offendere, un cinquantenne già noto alle forze dell’ordine 


Il diverbio


Ad arrivare per calmare le acque, nei dintorni di un bar, l’altra notte, è stata una pattuglia dei carabinieri di Montegiorgio. Sono arrivati dopo che alcuni avventori avevano richiesto un intervento. L’uomo poi denunciato ed altri clienti si erano resi protagonisti di un alterco molto animato e qualche avventore, preoccupato per le possibili conseguenze, si è rivolto alla centrale operativa dell’Arma. Quando i militari sono arrivati sul posto, la lite sembrava ormai sedata, ma dentro un cestino dei rifiuti, proprio a due passi dal luogo della contesa, è stato ritrovato un coltello da cucina con una lama di 20 centimetri ed una pistola ad aria compressa. Sentiti alcuni testimoni ed ispezionata l’area in cui si è consumata la lite, gli inquirenti hanno accertato che a nascondere nel cestino quegli oggetti sarebbe stato proprio il cinquantenne. 


Il sequestro


Tutti i materiali sono stati posti sotto sequestro. Sono ancora in corso le indagini, perché sono ancora diversi gli elementi da chiarire, al fine di ricostruire l’esatta dinamica degli eventi. Cosa ha portato l’indagato a munirsi di quegli articoli pericolosi e cosa voleva farne? Aveva già con sé quegli oggetti quando è entrato nel bar, per poi disfarsene quando ha sentito arrivare la pattuglia, temendo conseguenze? Oppure stava per consumarsi una vendetta dopo il veemente diverbio avuto con le altre persone coinvolte? Di certo l’arrivo tempestivo dell’Arma ha placato gli animi e con ogni probabilità ha evitato che da una discussione per futili motivi si passasse alle maniere forti.
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Corriere Adriatico