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CAMPOFILONE - Impennata di incidenti in bicicletta. L’ultimo fine settimana è stato traumatico per la mobilità dolce. Gli ultimi incidenti gravi si sono verificati nel fine settimana. Ieri mattina due cicliste amatoriali, due sorelle di San Benedetto, sono state investite a Campofilone, sulla Statale: una è stata ricoverata all’ospedale di San Benedetto, l’altra è stata trasportata d’urgenza a Torrette in eliambulanza.
La ricostruzione
Sulla dinamica sono al lavoro i carabinieri.
Il passato
Vincenzo Santoni di bici se ne intende, non tanto perché ha una rivendita in via Mazzini a Porto Sant’Elpidio, ma in quanto è stato ciclista professionista, eccellente manager, e oggi organizza grandi eventi ciclistici. «La prima cosa da sottolineare – dice – è che si sta accentuando sempre più lo scontro tra ciclisti e automobilisti: bisognerebbe abbassare i toni. Dopo il Covid siamo impazziti, la società sta andando alla deriva. Questo scontro, che qualcuno cavalca, non fa bene a nessuno. Sono aumentati i ciclisti e i monopattini ma da noi mancano le strutture adeguate. Le ciclabili strette e incastonate dove non erano state previste sono più dannose che funzionali. Nei Paesi nordici si progettano prima le ciclabili e poi le strade: noi siamo indietro di 50 anni e dobbiamo dire grazie alla nostra classe politica. L’Italia va avanti solo grazie all’imprenditoria».
La posizione
Altro parere che stimola una riflessione è quello del presidente nazionale Fiab. «Con qualunque mezzo bisogna rispettare le regole – dice Giuseppe Trieste – e per utilizzare qualunque mezzo occorre una formazione. Per stare nella società occorre un’educazione civica. Purtroppo si è perso il rispetto degli altri, ma gli altri siamo noi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico