Ricerche di Del Moro alla foce del Tenna, da tre mesi è svanito nel nulla. Spunta un tablet, cancellati i dati

Il campo base sul Tenna per le ricerche di Andrea Del Moro
PORTO SANT’ELPIDIO - Proseguono le ricerche di Andrea Del Moro il cinquantenne scomparso da Porto Sant’Elpidio la mattina del 23 ottobre. Si cerca in aria e per terra,...

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PORTO SANT’ELPIDIO - Proseguono le ricerche di Andrea Del Moro il cinquantenne scomparso da Porto Sant’Elpidio la mattina del 23 ottobre. Si cerca in aria e per terra, con l’uso dell’elicottero, dei gommoni, dei fuoristrada. Il dispiegamento di uomini e mezzi è massimo. Al lavoro, con le forze dell’ordine, protezione civile e vigili del fuoco. Si sono perlustrate le zone ritenute sensibili come la foce del fiume Tenna, il parco fluviale, strade e campagne tra Porto Sant’Elpidio e Fermo.

 
La perlustrazione
Purtroppo non è stato recuperato alcun elemento che possa riportare ad Andrea né tantomeno il suo corpo e la speranza che il cinquantenne possa essere in vita. Ad alimentare la speranza è un elemento emerso ieri e di vitale importanza per le indagini. Si tratta di un tablet in uno anche da Andrea del quale la famiglia era all’oscuro e che è stato recuperato. 


Il tablet
Sarebbe stata cancellata la cronologia delle attività degli ultimi 5 giorni prima della scomparsa di Del Moro. Il tablet in mano agli investigatori potrebbe dare le risposte che si stanno cercando. Almeno dovrebbe aiutare a definire quali fossero le intenzioni dello scomparso prima che si allontanasse da casa.


L’appello
La famiglia ringrazia la prefettura, i carabinieri e tutte le forze in campo per l’attività di questi giorni e torna a lanciare l’appello: «Andrea telefona per dirci che stai bene». Un appello che si estende a chi può aver visto Del Moro e potrebbe avvisare carabinieri o polizia. L’obiettivo della famiglia è avere notizie sullo stato di salute dell’uomo. Pare impossibile che nessuno l’abbia visto, anche considerando il risalto della notizia sui media. Anche “Chi l’ha visto” si occupa del caso e l’associazione Penelope affianca la famiglia. Preoccupa anche la possibilità che il 50enne sia stato raggirato da qualche setta religiosa. 

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Corriere Adriatico