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FERMO - Ancora tre giorni di respiro e, da martedì, torneranno i cantieri sull'autostrada A14. Ma nella direzione opposta rispetto a quella degli ultimi mesi. Nella galleria Pedaso i lavori si sposteranno verso sud. Il traffico sarà, perciò, dirottato sulla carreggiata nord, che diventerà a doppio senso di marcia.
Stesso discorso per le cinque gallerie ascolane, dove i cantieri traslocheranno in direzione nord e il traffico si sposterà nell’altra carreggiata, sempre a doppio senso. Di preciso, il termine dei lavori non è stato fissato. Quello che si sa è che i cantieri verranno di nuovo smantellati per l’estate, per non intralciare il traffico dei vacanzieri. Piccole boccate d’ossigeno in mezzo ad anni di tribolazioni.
Mentre il Fermano continua a scervellarsi se la soluzione al problema A14 sia la terza corsia o l’arretramento e cresce l’attesa per l’esito dello studio di fattibilità sulla terza corsia a cui sta lavorando il Ministero delle infrastrutture, l’entroterra guarda oltre l’autostrada. «La vera opera indispensabile è la continuazione della Mezzina: l’unica possibilità di sviluppo che ha questo territorio dal punto di vista infrastrutturale».
Per il sindaco valdasino, questo qualcosa è il prolungamento della Mezzina, che collegherebbe la Valdaso con l’ospedale di Campiglione. Per discutere di questo, ma anche della provinciale Valdaso e di turismo, venerdì 20 maggio, a Petritoli, i sindaci del territorio incontreranno il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, e l’assessore alle Infrastrutture, Francesco Baldelli. Altra vallata, altra priorità. Per la Valtenna, la svolta potrà arrivare solo con la Mare-Monti. Altro sogno mai realizzato, di cui si discute da anni. Un primo stralcio (venticinque milioni tra progettazione e parte della realizzazione), da Servigliano ad Amandola, è stato finanziato. Per un secondo, da Porto Sant’Elpidio a Campiglione, è partita la progettazione.
«Manca il tratto centrale, da Campiglione a Servigliano: quello che più ci interessa di più», spiega il sindaco di Grottazzolina, Alberto Antognozzi. Per il quale, «per le zone interne, la viabilità trasversale è molto importante, perché le grandi vie ci attraversano e ci lasciano isolati, se non ci sono strade che fanno da interconnessione». Come la Mare-Monti, appunto. Va bene l’autostrada e va bene la Mezzina, insomma, «ma è anche importante lavorare sulla viabilità intervalliva» e «assicurarsi che vengano messi i soldi per realizzarla». «Il Pnrr – dice Antognozzi – è la nostra occasione. Se ce la facciamo sfuggire, sarà difficile trovare somme così ingenti per finanziare opere tanto importa
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