Sconti fiscali, i Sibillini chiamano gli stranieri: ecco l'aliquota fissa per i pensionati. Ma non mancano le critiche

Sconti fiscali, i Sibillini chiamano gli stranieri: ecco l'aliquota fissa per i pensionati. Ma non mancano le critiche
AMANDOLA -  Il territorio dei Sibillini, ricompreso nel cratere sismico e caratterizzato da piccoli comuni, potrebbe diventare un nuovo “paradiso fiscale” per i...

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AMANDOLA -  Il territorio dei Sibillini, ricompreso nel cratere sismico e caratterizzato da piccoli comuni, potrebbe diventare un nuovo “paradiso fiscale” per i pensionati, anche italiani, che risiedono all’estero e percepiscono una pensione in uno stato straniero, ma decidono di trasferirsi in uno dei comuni della zona sismica e portare qui la residenza fiscale.

 

 

Infatti in base al decreto Sostegni ter, emanato dal governo, questi pensionati possono usufruire di un’agevolazione fiscale importante, con una sorta di flat tax del 7%. Un provvedimento che mira a ripopolare e rinvigorire il territorio colpito dal sisma del 2016, ma che soddisfa solo in parte i sindaci. «Una misura importante e sicuramente favorevole per portare un po’ più di popolazione – commenta il presidente dell’Unione Montana dei Sibillini Fabrizio Vergari – ma è fondamentale che non rimanga la sola. Ci auguriamo che sia la prima di ulteriori provvedimenti per un alleggerimento della fiscalità per tutte le persone che vivono in questi territori, dove le difficoltà sono tante per la scarsità di servizi pubblici. In primis però – continua Vergari - bisognerebbe adottare agevolazioni fiscali sostanziali per le imprese, quelle già presenti e le nuove. Abbiamo bisogno di freschi investimenti che portino lavoro. Solo così di può sviluppare un’economia».

La disponibilità di servizi base adeguati, per la salute, la scuola, la viabilità, internet super veloce, vede ancora troppe falle e mancanze. «Ottima l’iniziativa – dice il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli - ma c’è molto bisogno di trattenere qui i giovani o farli tornare e arrivare da fuori, far creare nuove famiglie, quindi lavoro, scuole, sanità. Diamo incentivi agli stranieri anziani e niente per i giovani? Se non facciamo in modo di facilitare i giovani a vivere in queste zone non c’è un gran futuro». 

«Va bene che arrivino i pensionati – continua il sindaco - ma poi siamo deficitari in servizi primari di cui hanno estremo bisogno, come medici di base, guardia medica, ritardi su altri servizi sanitari come l’apertura del reparto di Medicina. Vedo una politica schizofrenica per la zona montana e del cratere». 



C’è chi rilancia la richiesta della Zes, Zona economica speciale, cioè un’area circoscritta, caratterizzata da semplificazioni amministrative, incentivi per attrarre investimenti e sgravi fiscali. 

 

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Corriere Adriatico