Roghi dolosi, confermati i domiciliari. I legali: «Il piromane? Incredibile che possa essere proprio lui»

Roghi dolosi, confermati i domiciliari. I legali: «Il piromane? Incredibile che possa essere proprio lui»
AMANDOLA - Il gip di Ascoli Giusti, nell’udienza di ieri mattina, ha convalidato e successivamente confermato gli arresti domiciliari, per gravi indizi di colpevolezza e...

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AMANDOLA - Il gip di Ascoli Giusti, nell’udienza di ieri mattina, ha convalidato e successivamente confermato gli arresti domiciliari, per gravi indizi di colpevolezza e pericolo di reiterazione del reato, a carico del settantenne amandolese presunto autore dell’ultimo degli incendi che da qualche settimana si sono verificati in varie parti della città. L’uomo si era avvalso della facoltà di non rispondere ed è difeso dagli avvocati Olindo Dionisi e Luigi Andreozzi.

 

«Stentiamo a credere – dicono - che un uomo cosi buono, onesto e generoso abbia potuto commettere il fatto di cui è accusato ovvero l’incendio del 25 ottobre scorso, mentre per gli altri si sta indagando. Aspettiamo l’esito delle indagini in corso per le valutazioni del caso, avendo comunque piena fiducia nella magistratura». Infatti l’uomo è attualmente accusato solo dell’ultimo dei quattro incendi che si sono verificati, quello nel parcheggio coperto a fianco alla chiesa di San Francesco. «Gli inquirenti – dicono i legali - hanno dichiarato che sospettavano della persona. L’uomo era stato fermato dai carabinieri perché era stato trovato sul luogo dell’incendio, dentro un’auto e con un accendino. Ma il fatto che fosse li non giustifica la sua ipotetica colpevolezza».


Il settantenne è stato arrestato anche per un video di una telecamera appositamente piazzata sul luogo dell’ultimo incendio e dal quale sembra essere stato individuato. «Dai fotogrammi prodotti in sede di udienza - dicono i legali - si vede una persona che appicca l’incendio ma non si riesce a distinguere bene chi sia. Secondo gli inquirenti si tratta del nostro cliente ma secondo noi non è chiara l’identità. Inoltre - continuano gli avvocati - agli atti non ci sono elementi che possano ricondurre gli altri incendi al nostro assistito. Almeno non li abbiamo trovati ad una prima esamina». Intanto il pm continuerà le indagini per vedere se l’uomo è responsabile, qualora sia accertata la sua colpevolezza, di un solo incendio o anche degli altri.

 

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Corriere Adriatico