ROMA - Gli incubi degli italiani si popolano di nuovi mostri. O meglio, sempre gli stessi mostri, ma ora con nomi diversi. Così nel passaggio tra l'Ici e la Tasi, passando...
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La nuova classifica delle 'imposte odiose' è stata stilata dalla Doxa che nei giorni scorsi ha realizzato 1001 interviste telefoniche su un campione nazionale rappresentativo della popolazione italiana adulta (da 15 anni in su), dotata di telefono fisso in casa. Dal sondaggi emerge anche che gli italiani hanno molta confusione sulle 'regole' europee e che si fidano più di tutti del premier. Gli italiani non smentiscono il loro 'livore fiscale' ed indicano ai primi tre posti: tasse sulla casa (56%), tasse sulla benzina (36%) e quasi pari merito il canone Rai (35%). Con poco stacco seguono le tasse sull'energia elettrica, gas, telefonia, conti correnti bancari, (il 32% indica le utenze in generale), i ticket sanitari (25%), il bollo auto (21%). Il 16% invece odia le tasse di successione. Anche se ormai non ci sono più e si paga solo l'imposta catastale e di registro. Ma voci recenti parlano dell'intenzione del governo di rimettere mano alla 'pratica' successioni. Non piace neanche l'imposta di bollo (9%), la tassa su passaporti e patenti (6%) che si contendono il nono posto a pari merito con la Tobin tax (la tassa sulle transazioni finanziarie). Chiudono il quadro la tassa sulle vincite di giochi e lotterie (5%) e quella sui tabacchi (4%).
DONNE E UOMINI Dividendo i risultati per sesso, età ed istruzione sono le donne a risultare le più 'avvelenate' per le tasse sulla casa con un 62%. E di solito Imu e Tasi si odiano di più nel centro Italia (59%). La Doxa scava ancora di più e chiede agli italiani quale è il livello fiscale ritenuto adeguato rispetto ai servizi ricevuti dallo Stato. Neanche a dirlo 6 italiani su 10 dicono che sarebbe adeguato un livello più basso (inferiore al 30%) rispetto al livello medio registrato (45%). E solo uno 'sparutò 3% dice che il livello 'va bene cosi«. Di questo ultimo 3% la fascia più alta (cioè l'8%) si registra tra i laureati. Ma a cosa rinuncerebbero gli italiani per vedersi avverato il sogno di tasse più basse? Al primo posto indicano in generale le spese per la 'macchina' statale (56%). E al secondo (il 36%) le spese per la Difesa (complice forse il recente dibattito sugli F35). Seguono ma con molto distacco gli investimento per trasporti, sanità e persino scuola (ma solo il 4% degli intervistati). Idee confuse infine sull'Europa e in particolare i parametri macroeconomici che l'Italia deve rispettare: per più di un italiano su 2 (il 55%) il vincolo del 3% sul deficit è invece un vincolo sul debito pubblico. Il 24% risponde correttamente e (fortunatamente) solo il 6% ritiene che sia un vincolo europeo al livello di inflazione. E cosa dovrebbe fare il premier Matteo Renzi dopo la vittoria alle europee? Un'alleanza con la Germania di Angela Merkel (27%); un'alleanza con gli altri Paesi contro la Germania (20%); un'alleanza con gli Stati Uniti (17%). E i politici più noti chi sono? Reggono chiaramente i leader che hanno guidato i partiti alle europee: Matteo Renzi, Silvio Berlusconi e Beppe Grillo. Renzi si aggiudica il primo posto per fiducia riposta con un 6,5% mentre il posto più basso è di Beppe Grillo (2,99%). Ben piazzato (in quanto a fiducia) anche il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan .
LA CLASSIFICA Ecco la classifica delle tasse più odiate dagli italiani secondo un sondaggio della Doxa realizzato su un campione di cittadini rappresentativo tra il 6 e l'8 giugno.
TASSA PERCENTUALE DI NON GRADIMENTO
1) Tasse sulla casa 56%
2) Tasse sulle benzine 36%
3) Canone Rai 35%
4) Tasse su utenze 32%
5) Ticket sanità 25%
6) Bollo auto 21%
7) Tasse di successione 16%
8) Imposta di bolli 9%
9) Tasse su passaporti e patenti 6%
10)Tassa su transazioni (Tobin) 6%
11)Tasse su giochi e lotterie 5%
12)Tassa su tabacchi 4%. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico