Rottamazione e saldo e stralcio, ecco come pagare: si può saldare da casa

Rottamazione e saldo e stralcio, ecco come pagare
Inutile affollare gli sportelli: è infatti possibile pagare le rate del "saldo e stralcio"» e della rottamazione-ter nella propria banca, agli sportelli...

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Inutile affollare gli sportelli: è infatti possibile pagare le rate del "saldo e stralcio"» e della rottamazione-ter nella propria banca, agli sportelli bancomat (ATM) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con il proprio internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it e con l'App Equiclick tramite la piattaforma PagoPa oppure direttamente agli sportelli. Infine, è possibile effettuare il versamento mediante compensazione con i crediti commerciali non prescritti, certi liquidi ed esigibili (c.d. crediti certificati) maturati per somministrazioni, forniture, appalti e servizi nei confronti della Pubblica Amministrazione.



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Sul portale agenziaentrateriscossione.gov.it sono attivi i servizi online per richiedere la copia della «Comunicazione delle somme dovute» con i relativi bollettini e per scegliere le cartelle/avvisi che si intendono effettivamente pagare in via agevolata. Rientrano nel «saldo e stralcio» (Legge n. 145/2018) i contribuenti persone fisiche che versano in una situazione di grave e comprovata difficoltà economica (Isee del nucleo familiare inferiore a 20 mila euro). Per questa tipologia di agevolazione è previsto il pagamento nella misura che varia dal 16 al 35% dell'importo dovuto, già scontato di sanzioni e interessi. La «rottamazione-ter» (Decreto Legge n. 119/2018) prevede invece l'annullamento esclusivamente delle sanzioni e degli interessi di mora.

Lunedì 2 dicembre il fisco chiama alla cassa: scade il termine per il pagamento della rata per chi ha aderito alla « rottamazione-ter» e al «saldo e stralcio» delle cartelle (ci sono comunque 5 giorni di 'tolleranza'). Si tratta dell'ultima chiamata per 1,8 milioni di contribuenti che dovrebbe portare nelle casse dello Stato almeno 1,2 miliardi di euro che si aggiungeranno agli 1,6 miliardi già incassati a luglio in occasione della prima rata della rottamazione-ter, per un gettito complessivo nel 2019 di 2,8 miliardi atteso dai due provvedimenti di definizione agevolata dei debiti iscritti a ruolo. L'obiettivo di incasso per l'anno in corso è contenuto nell'atto aggiuntivo tra Mef e Agenzia delle entrate-Riscossione illustrato il mese scorso dal presidente dell'Ente Antonino Maggiore durante l'audizione allla Camera. In quella occasione è emerso che la prima rata della rottamazione-ter, scaduta il 31 luglio, ha registrato pagamenti superiori alle attese e pertanto a fine anno il risultato complessivo potrebbe anche essere più alto del previsto. In effetti la platea dei contribuenti interessati è molto ampia.


La scadenza del 2 dicembre (il termine fissato al 30 novembre cade di sabato ed è posticipato al lunedì successivo) riguarda il pagamento della prima rata di circa 385 mila contribuenti che hanno aderito al «saldo e stralcio» e di circa 267 mila «ritardatari» della « rottamazione-ter», cioè chi ha usufruito della riapertura dei termini fino al 31 luglio 2019 per presentare la domanda (la scadenza iniziale era fissata al 30 aprile 2019). A questa platea si aggiungono circa 1 milione 170 mila contribuenti che hanno aderito alla « rottamazione-ter» entro il 30 aprile, compresi coloro che hanno mancato l'appuntamento della prima rata fissato allo scorso 31 luglio. Per questi ultimi, infatti, è prevista la possibilità di rientrare nei benefici della «rottamazione» saldando prima e seconda rata entro il 2 dicembre. Alla stessa data è fissato il termine per il pagamento della seconda rata della « rottamazione-ter» per i contribuenti che hanno versato la prima entro lo scorso 31 luglio. Il mancato, insufficiente o tardivo pagamento anche di una sola rata, oltre la tolleranza di cinque giorni prevista per legge (sono validi i pagamenti effettuati entro il 9 dicembre 2019), determina l'inefficacia della definizione agevolata, il debito non potrà essere più rateizzato e l'Agente della riscossione dovrà riprendere le azioni di recupero.

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Corriere Adriatico