I nuovi pensionati prendono tremila euro in meno all'anno

I nuovi pensionati prendono tremila euro in meno all'anno
ROMA - Nel 2014 la spesa complessiva per prestazioni pensionistiche ha superato i 277 miliardi di euro con un aumento dell'1,6% sul 2013 L'incidenza sul Pil è cresciuta...

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ROMA - Nel 2014 la spesa complessiva per prestazioni pensionistiche ha superato i 277 miliardi di euro con un aumento dell'1,6% sul 2013 L'incidenza sul Pil è cresciuta di 0,2 punti dal 16,97% al 17,17% (rpt, 17,17%). Lo rileva l'Istat spiegando che sono state erogate 23,2 milioni di prestazioni.


Il 40,3% dei pensionati percepisce un reddito da pensione inferiore a 1.000 euro al mese. Si tratta di oltre 6 milioni e mezzo di persone, più di quattro su dieci. Quasi la metà delle pensionate non arriva a mille euro mensili. Nel 2014 il reddito da pensione si ferma prima per il 49,2% delle donne, rileva l'Istat spiegando che le donne con meno di mille euro al mese sono oltre 4,2 milioni. Tra queste possono contare su meno di 500 euro 1.169.000 persone.

OLTRE I 5MILA AL MESE I pensionati che in Italia possono contare su oltre 5.000 euro al mese sono quasi 240.000, appena l'1,4% del totale. Altri 767.000 pensionati (il 4,7% dei 16,25 milioni di pensionati) può contare su redditi da pensione tra 3.000 e 5.000 euro al mese.

13MILA SUPERPENSIONATI Sono oltre 13 mila i pensionati che nel 2014 hanno percepito un reddito da pensione oltre i 10 mila euro mensili. Si tratta dello 0,1% del totale. Un gruppo di 'super-pensionati' a cui si affiancano circa altri 217 mila con redditi da pensione tra i 5.000 e i 10.000 euro mensili. In totale quindi i pensionati con più di 5.000 euro al mese sono 230.000.

NUOVI PENSIONATI PIU' POVERI Nuovi pensionati 'più poveri'. Il reddito medio di chi ha iniziato a ricevere la pensione nel 2014 (13.965 euro) è inferiore a quello dei cessati (15.356) e a quello dei sopravviventi (17.146), coloro che anche nel 2013 percepivano almeno una pensione. Quindi tra le 'new entry' e i già presenti la differenza è di oltre 3 mila euro annui.

Tra il 2011 e il 2014 i pensionati in Italia sono diminuiti di oltre 400.000 unità, tra 16.668.000 del 2011 a 16.259.000 del 2014. Lo si legge nelle tabelle Istat riferite ai beneficiari dei trattamenti pensionistici nel 2014. Il dato con tutta probabilità risente della stretta sui pensionamenti decisa con la riforma Fornero della previdenza.

UNO SU 4 HA DOPPIO ASSEGNO In Italia, dati del 2014 alla mano, risulta titolare di un doppio assegno pensionistico oltre una persona su quattro, rileva l'Istat, spiegando che il 25,4% percepisce due pensioni, si tratta di più di 4 milioni di individui. E c'è anche una quota, pari al 7,8%, che gode di tre o più pensioni.

In Italia quasi un quarto dei pensionati, il 24,9%, ha 80 anni e più, rileva l'Istat, facendo il punto sul 2014 spiegando che si tratta di oltre quattro milioni di persone. Oltre la metà dei 16,259 milioni di pensionati (il 51,9%) ha un'età compresa tra i 65 e i 79 anni, l'altro quarto (il 23,3%) ha invece meno di 65 anni.


PIU' AL NORD Il 47,7% delle pensioni è erogato al Nord per il 50,5% della spesa e il 48,2% dei pensionati mentre il 20,4% delle prestazioni va nelle regioni del Centro (21,4% della spesa). Il restante 31,9% delle pensioni è erogata nel Mezzogiorno (28,1% della spesa complessiva). Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico