Montecarlo, muore Michele Ferrero patron del grande gruppo dolciario

Montecarlo, muore Michele Ferrero patron del grande gruppo dolciario
MONTECARLO - È morto oggi pomeriggio a Montecarlo, dopo mesi di malattia, Michele Ferrero, 89 anni, proprietario dell'omonimo gruppo dolciario. ...

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MONTECARLO - È morto oggi pomeriggio a Montecarlo, dopo mesi di malattia, Michele Ferrero, 89 anni, proprietario dell'omonimo gruppo dolciario.


L'industria italiana piange uno dei suoi grandi protagonisti. A rendere noto il decesso di Ferrero la la stessa azienda di Alba, dove verrà allestita la camera ardente. Non è ancora stata resa nota la data dei funerali.







L'imprenditore, figlio di Pietro Ferrero e Piera Cillario, a soli 20 anni già collabora alla conduzione dell'azienda di famiglia. Alla morte del padre il 2 marzo 1949, la direzione passa invece a lui, allo zio Giovanni ed alla vedova Piera.



Dal padre Pietro impara l'arte e la creatività, dallo zio Giovanni coglie l'importanza dell'organizzazione commerciale e dalla madre Piera il senso della struttura aziendale. A 32 anni Michele si trova a guidare l'azienda in piena fase di sviluppo. Il 2 giugno 1971 viene nominato Cavaliere del Lavoro.



La sua è una lunga storia di successo imprenditoriale, che lo porta anche ad essere, secondo Forbes, l'uomo più ricco d'Italia (23,4 mld di dollari al 2014) e il 29° al mondo. Grazie alla continua espansione territoriale e di prodotto, oggi Ferrero è uno dei principali gruppi dolciari a livello mondiale: con oltre 34.000 collaboratori è presente in 53 Paesi, ha 20 stabilimenti produttivi, di cui 3 operanti nell'ambito delle Imprese Sociali in Africa ed Asia, e 9 aziende agricole.



Dal 6 giugno 1997 alla guida dell'azienda subentrano ufficialmente i figli Pietro e Giovanni Ferrero che diventano Chief executive officer. Nell'aprile 2011 il figlio Pietro scompare in seguito ad un arresto cardiaco avvenuto durante una missione nell'Impresa Sociale in Sudafrica. Dopo la prematura scomparsa del figlio Pietro, il figlio Giovanni è al vertice del Gruppo come unico amministratore delegato, continuando a condurre l'azienda con successo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico