La recente conclusione a luci ed ombre delle principali iniziative e rassegne fieristiche internazionali ha segnato per il settore moda e le attività in esso ricomprese...
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Infatti, con il supporto ed il contributo delle elaborazioni su dati Istat dell’Ufficio Studi di Confartigianato, nei primi sei mesi del 2019 nelle Marche le esportazioni dei settori a maggiore concentrazione di micro e piccole imprese sono diminuite del 4,9% al confronto con i primi sei mesi del 2018, pari a 106,0 milioni di euro in meno, di cui i due terzi sono determinati dalla dinamica dell’export di Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili (-7,9%, pari a 70,8 milioni di euro in meno). Variazione negativa anche per le esportazioni di Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) con il -11,7%, pari a 30,7 milioni di euro in meno, che segna il rientro in negativo dopo il +4,3% registrato nei primi sei mesi del 2018 e inversione di tendenza anche per i Prodotti tessili con il -2,9% (era +9,1% nei primi sei mesi del 2018).
Confartigianato Imprese Marche, con una dettagliata nota indirizzata al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e all’Assessora alle Attività Produttive, tra i numerosi punti toccati, evidenzia che l’attuale situazione in cui verte il comparto della moda necessita di una strategia chiara, forte ed unitaria con un progetto condiviso e da cantierare subito.
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«Il progetto che abbiamo presentato lo scorso giugno e pochi giorni fa è centrato su un mix di territorio, attrattività, turismo, b2b, b2c, reti immateriali di vendita – le principali in ambito internazionale – , rafforzamento delle iniziative e della platea delle imprese all’estero e delle loro competenze, in una visione pluriennale almeno a 3-5 anni.
Quindi ci aspettiamo di essere chiamati in modo organico a tutti i tavoli di confronto e di analisi e sviluppo - a partire da quelli sul turismo, fino a quelli dell’agricoltura, dell’economia produttiva in genere e della cultura - che si rivolgono all’economia, alle imprese, al territorio ed al lavoro, a prescindere dalle categorie di pensiero che dividono e non uniscono».
«In conclusione - evidenzia il Presidente di Confartigianato Marche, Giuseppe Mazzarella - chiediamo, in questa occasione per il settore della moda, un’assoluta presa di responsabilità del governo regionale. Su di esso sono in gioco i destini di migliaia di persone, imprenditori e lavoratori dipendenti, per i quali abbiamo tutti nelle diverse responsabilità e funzioni l’obbligo di fare bene, presto e subito». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico