Il settore della Moda segna il passo nelle Marche, appello di Confartigianato alla Regione

Il settore della Moda segna il passo nelle Marche, appello di Confartigianato alla Regione
Il settore della Moda segna il passo nelle Marche, appello di Confartigianato alla Regione
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Martedì 29 Ottobre 2019, 11:20

La recente conclusione a luci ed ombre delle principali iniziative e rassegne fieristiche internazionali ha segnato per il settore moda e le attività in esso ricomprese un’ulteriore serie di dinamiche negative.
Infatti, con il supporto ed il contributo delle elaborazioni su dati Istat dell’Ufficio Studi di Confartigianato, nei primi sei mesi del 2019 nelle Marche le esportazioni dei settori a maggiore concentrazione di micro e piccole imprese sono diminuite del 4,9% al confronto con i primi sei mesi del 2018, pari a 106,0 milioni di euro in meno, di cui i due terzi sono determinati dalla dinamica dell’export di Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili (-7,9%, pari a 70,8 milioni di euro in meno). Variazione negativa anche per le esportazioni di Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) con il -11,7%, pari a 30,7 milioni di euro in meno, che segna il rientro in negativo dopo il +4,3% registrato nei primi sei mesi del 2018 e inversione di tendenza anche per i Prodotti tessili con il -2,9% (era +9,1% nei primi sei mesi del 2018).
Confartigianato Imprese Marche, con una dettagliata nota indirizzata al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e all’Assessora alle Attività Produttive, tra i numerosi punti toccati, evidenzia che l’attuale situazione in cui verte il comparto della moda necessita di una strategia chiara, forte ed unitaria con un progetto condiviso e da cantierare subito.

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«Il progetto che abbiamo presentato lo scorso giugno e pochi giorni fa è centrato su un mix di territorio, attrattività, turismo, b2b, b2c, reti immateriali di vendita – le principali in ambito internazionale – , rafforzamento delle iniziative e della platea delle imprese all’estero e delle loro competenze, in una visione pluriennale almeno a 3-5 anni.
Quindi ci aspettiamo di essere chiamati in modo organico a tutti i tavoli di confronto e di analisi e sviluppo - a partire da quelli sul turismo, fino a quelli dell’agricoltura, dell’economia produttiva in genere e della cultura - che si rivolgono all’economia, alle imprese, al territorio ed al lavoro, a prescindere dalle categorie di pensiero che dividono e non uniscono».
«In conclusione - evidenzia il Presidente di Confartigianato Marche, Giuseppe Mazzarella - chiediamo, in questa occasione per il settore della moda, un’assoluta presa di responsabilità del governo regionale. Su di esso sono in gioco i destini di migliaia di persone, imprenditori e lavoratori dipendenti, per i quali abbiamo tutti nelle diverse responsabilità e funzioni l’obbligo di fare bene, presto e subito».

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