Si risveglia il mercato della casa Compravendite del 2014: +1,8%

Si risveglia il mercato della casa Compravendite del 2014: +1,8%
ROMA - Segnali confortanti che ovviamente hanno bisogno di conferme ma si risveglia il mercato della casa. Dopo sette anni di crisi nera, con segni meno a ripetizione, nel 2014 si...

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ROMA - Segnali confortanti che ovviamente hanno bisogno di conferme ma si risveglia il mercato della casa. Dopo sette anni di crisi nera, con segni meno a ripetizione, nel 2014 si registra una sensibile inversione di tendenza, con una crescita delle compravendite dell'1,8%, malgrado la flessione dei prezzi che non si ferma, ma rallenta. A descrivere lo scenario è l'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate, che nel bollettino del quarto trimestre 2014, in cui si vede un piccolo boom di compravendite (+5,5%), traccia anche un bilancio dell'anno che si è appena concluso.




Nel 2014 sono state oltre 920mila le unità immobiliari che sono passate di mano, contro le circa 905mila del 2013. L'aumento è ancora piccolo, +1,8% appunto, ma arriva dopo sette anni di rosso: guardando i grafici dell'Osservatorio, infatti, è necessario risalire fino alla fine del 2006 per individuare un aumento della curva. La parte del leone la fa naturalmente il settore residenziale, che registra una crescita del 3,6% su base nazionale con oltre 417mila unità vendute: regina del mercato è Bologna, con una crescita del 18,5%, ma risultati a doppia cifra si registrano anche a Genova (+15%), Roma (+13,9%) e Firenze (+13,3%).



Unica negativa tra le metropoli è Napoli, che perde il 3,7% anche però a causa del confronto 'falsatò con il 2013, quando avvenne la dismissione del patrimonio residenziale del Comune a favore degli inquilini. Il settore che ha tirato di più, comunque, è stato quello commerciale (+5,7%), mentre resta negativo il terziario (-4,6%). Tornando alle abitazioni, l'andamento positivo si deve anche alla crescita dei mutui: gli acquisti resi possibili dal prestito bancario sono infatti il 12,7% in più rispetto al 2013. Per il 40,6% del totale degli acquisti di abitazioni l'acquirente si è rivolto alla banca, ottenendo, come capitale medio erogato, circa 119 mila euro (3mila in meno rispetto al 2013).



La rata media mensile iniziale risulta in calo del 7% rispetto all'anno precedente e pari a 631 euro. Nel 2014 scendono di circa mezzo punto percentuale anche i tassi d'interesse, attestandosi intorno al 3,4% mentre rimane stabile la durata media del mutuo (22 anni). Aumentano, infine, le compravendite di nuda proprietà (+1,5%) con una crescita più accentuata nei Comuni capoluogo rispetto ai Comuni minori. I prezzi, invece, continuano a scendere. Nel secondo semestre 2014, stima l'Osservatorio, le quotazioni sono scese dello 0,8% e, secondo il direttore dell'ufficio Gianni Guerrieri, nel 2015 la lieve flessione proseguirà: insomma, sui prezzi «non si vede una svolta significativa».



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Corriere Adriatico