ANCONA - Presidio dei lavoratori Indesit stamane davanti alla sede dell’aula consiliare dell’Assemblea legislativa delle Marche, dopo il tavolo di ieri al Ministero...
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"Siamo qui per rivendicare il nostro posto di lavoro - ha detto uno dei manifestanti -, è una forma di protesta spontanea, decisa dai lavoratori durante l’assemblea di oggi a Fabriano". I lavoratori hanno chiesto al presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi di entrare nell’aula consiliare e di parlare.
Poi è stato deciso di far incontrare una corposa delegazione con gli assessori regionali al Lavoro Marco Luchetti e alle Attività produttive Sara Giannini. Al momento nel piazzale di Palazzo Leopardi c'è un centinaio di lavoratori dello stabilimento di Albacina e si attendono i colleghi di Melano, ancora riuniti in assemblea a Fabriano.
Parlando con i giornalisti, Fabrizio Bassotti (Fiom Cgil) ha ribadito la sua contrarietà al piano, anche nella sua forma "alleggerita" sul fronte degli esuberi (da 1.425 a 1.030), presentata ieri al tavolo romano e ha ripetuto in particolare le critiche allo spostamento di alcune produzioni (l'assemblaggio dei piani cottura) da Melano a Caserta.
Un trasferimento "che non garantisce neppure lo stabilimento casertano - ha osservato - e che comunque comporta, secondo quanto ha detto l’azienda, un aggravio di costi di 4 milioni di euro con ripercussioni sul contratto integrativo". I lavoratori hanno chiesto anche alla Regione Marche, che per altro non ha competenze in materia, di "far sentire la sua voce".
Le Rsu degli stabilimenti Indesit Company di Albacina e Melano, assistite da Fim-Fiom-Uilm Ancona, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, esprimono "soddisfazione per la riconferma con la Regione Marche dei punti determinanti condivisi nell’Assemblea legislativa delle Marche di luglio scorso, tramite le dichiarazioni degli assessori regionali". Lavoratori e sindacati - riferisce una nota - "continueranno a sostenere i contenuti del documento stesso,che dia prospettive industriali vere agli stabilimenti del territorio marchigiano". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico