Indesit, la protesta si sposta sotto la Regione Marche

La protesta davanti alla sede della Regione Marche
ANCONA - Presidio dei lavoratori Indesit stamane davanti alla sede dell’aula consiliare dell’Assemblea legislativa delle Marche, dopo il tavolo di ieri al Ministero...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - Presidio dei lavoratori Indesit stamane davanti alla sede dell’aula consiliare dell’Assemblea legislativa delle Marche, dopo il tavolo di ieri al Ministero dello Sviluppo Economico.




"Siamo qui per rivendicare il nostro posto di lavoro - ha detto uno dei manifestanti -, è una forma di protesta spontanea, decisa dai lavoratori durante l’assemblea di oggi a Fabriano". I lavoratori hanno chiesto al presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi di entrare nell’aula consiliare e di parlare.



Poi è stato deciso di far incontrare una corposa delegazione con gli assessori regionali al Lavoro Marco Luchetti e alle Attività produttive Sara Giannini. Al momento nel piazzale di Palazzo Leopardi c'è un centinaio di lavoratori dello stabilimento di Albacina e si attendono i colleghi di Melano, ancora riuniti in assemblea a Fabriano.



Parlando con i giornalisti, Fabrizio Bassotti (Fiom Cgil) ha ribadito la sua contrarietà al piano, anche nella sua forma "alleggerita" sul fronte degli esuberi (da 1.425 a 1.030), presentata ieri al tavolo romano e ha ripetuto in particolare le critiche allo spostamento di alcune produzioni (l'assemblaggio dei piani cottura) da Melano a Caserta.



Un trasferimento "che non garantisce neppure lo stabilimento casertano - ha osservato - e che comunque comporta, secondo quanto ha detto l’azienda, un aggravio di costi di 4 milioni di euro con ripercussioni sul contratto integrativo". I lavoratori hanno chiesto anche alla Regione Marche, che per altro non ha competenze in materia, di "far sentire la sua voce".



Le Rsu degli stabilimenti Indesit Company di Albacina e Melano, assistite da Fim-Fiom-Uilm Ancona, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, esprimono "soddisfazione per la riconferma con la Regione Marche dei punti determinanti condivisi nell’Assemblea legislativa delle Marche di luglio scorso, tramite le dichiarazioni degli assessori regionali". Lavoratori e sindacati - riferisce una nota - "continueranno a sostenere i contenuti del documento stesso,che dia prospettive industriali vere agli stabilimenti del territorio marchigiano". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico