Gruppo San Donato bussa alle banche per espandersi in Polonia

Gruppo San Donato bussa alle banche per espandersi in Polonia
Nella campagna estera del Gruppo San Donato GSD, la rotta ora è rivolta verso l’Est Europa, dopo aver toccato l’Oriente, sullo sfondo di un nuovo riassetto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Nella campagna estera del Gruppo San Donato GSD, la rotta ora è rivolta verso l’Est Europa, dopo aver toccato l’Oriente, sullo sfondo di un nuovo riassetto societario che accorcia la catena, concentrando tutto nella holding ospedaliera.

Con l’aiuto delle banche che finora hanno sostenuto i Rotelli in modo rilevante, la nuova direttrice di sviluppo punta verso la Polonia: in agosto è stato sottoscritto un impegno vincolante per l’acquisizione, insieme a GKSD srl, una società di consulenza, del 70% di American Heart Of Poland, il principale fornitore indipendente di cure cardiovascolari in Europa. Con questa operazione il Gruppo San Donato, nato nel 1957 su iniziativa di Luigi Rotelli, papà di Giuseppe che ha guidato la crescita, si allarga nel mondo della sanità, in linea con l’obiettivo strategico.

FUSIONI INFRAGRUPPO

 Per finanziare l’operazione il gruppo Rotelli ricorrerà al ceto bancario. A farsi avanti è stata Velca spa, controllata dalla Papiniano spa – finanziaria della moglie e dei figli di Giuseppe Rotelli – che ad esito delle varie riorganizzazioni «ricopre il ruolo di subholding delle controllate operative nella sanità», si legge nel verbale dell’assemblea del 18 luglio scorso, notaio Alessandro De Gregori, che, con l’intervento del presidente Angelino Alfano, l’ex ministro che è anche numero uno del Gruppo San Donato, ha approvato la modifica dell’attuale denominazione in Gruppo San Donato holding». Velca-Gruppo San Donato chiede un prestito di 300 milioni a Bnp Paribas, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, dei quali 150 milioni con garanzia Sace e i residui 150 milioni sotto forma di rcf. Questa somma servirà per pagare l’investimento in Polonia. L’operazione avrebbe durata di un anno con uno spread di circa 200 punti base. Da parte del pool di istituti non ci sarebbe ancora una delibera positiva in quanto il San Donato ha una grossa esposizione con le banche. Secondo la Centrale rischi di Bankitalia ha un accordato di 1,4 miliardi e un utilizzato di 954,5 milioni anche se in cassa ci sono 300 milioni circa. Il gruppo sanitario milanese è comunque confidente di poter in qualche modo ottenere la linea di credito a sostegno di questa nuova tappa del cammino. «La scelta del riassetto mediante la fusione di Velca in GSD, ben si attaglia rispetto alle future operazioni» e si è realizzato nelle more della fusione di GSD Odontoiatrica srl in Velca. Il giro d’affari consolidato di GSD è pari a circa 1,88 miliardi, in aumento di circa il 7% rispetto allo scorso anno. C’è però un peggioramento del margine operativo lordo dai 165 milioni del 2021 ai 155 milioni del 2022. Il Gruppo ha inoltre proseguito con il proprio piano di investimenti: nel corso del 2022 sono stati spesi circa 230 milioni. La strategia verso l’estero fino a puntano in Iraq, Egitto, Arabia Saudita, Tunisia. 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico