ROMA - Il 2015 parte con un gettito in calo per i primi due mesi dell'anno. E con un febbraio ancora più negativo. A segnare una contrazione è in particolare l'Iva,...
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A consolare è però il dato sul gettito derivante dalla lotta all'evasione: l'attività di accertamento e controllo ha consentito di incassare nei due mesi il 32,6% in più, che tradotta in valori assoluti vale 727
milioni di euro.
Le Entrate risentono ancora dell'onda lunga della crisi. A gennaio i dati della produzione industriale avevano già indicato una frenata produttiva. Ora i dati del dipartimento per le politiche fiscali mostrano che non solo gennaio ha visto l'economia contrasi, ma che anche febbraio non registra inversioni di tendenza. Il gettito tributario si è fermato a 61 miliardi, con una riduzione dello 0,8% nei primi due mesi dell'anno. Ma la flessione è ancora più pesante se si guarda a febbraio (-1,5%).
Il segnale negativo arriva soprattutto dall'Iva, l'imposta che si paga sui consumi. Nei primi due mesi cala del 5% sugli scambi interni e dell'8,8% sulle importazioni: in media del 5,6%. A febbraio, poi, la flessione diventa ancora più accentuata: -6,6% sugli scambi interni, -11% sulle importazioni. Nel complesso -7,1%.
Ma anche le imposte sui redditi registrano le difficoltà della crisi, sia sul lavoro, sia sulle imprese. L'Irpef cala dello 0,1% nel bimestre e dello 0,9% nel solo febbraio. La flessione principale riguarda le ritenute dei dipendenti pubblici, mentre quelle sui dipendenti «privatì, mostrano una leggerissima crescita. Ancora peggio va alle imprese: certo i primi due mesi dell'anno non sono significativi visto che le imprese pagano l'Ires con le dichiarazioni dei redditi, ma il gettito cala del 57,1%.
Meglio va invece per l'imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze: l'incasso dei primi due mesi si attesta a 1,3 miliardi, 500 milioni in più dell'anno passato. Meglio (+93%, pari a un incremento di 530 milioni) va solo dalle imposta sostitutive sul valore attivo dei fondi pensione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico