Fisco, entrate in calo nel 2015
Ma è boom dalla lotta all'evasione: +32%

Fisco, entrate in calo nel 2015 Ma è boom dalla lotta all'evasione: +32%
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Martedì 7 Aprile 2015, 21:33 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 17:11
ROMA - Il 2015 parte con un gettito in calo per i primi due mesi dell'anno. E con un febbraio ancora più negativo. A segnare una contrazione è in particolare l'Iva, cioè un termometro importante dell'andamento dei consumi e quindi di una possibile ripresa: cala del 5,6% nei due mesi, con una flessione che accelera ulteriormente a febbraio con un -7,1%.



A consolare è però il dato sul gettito derivante dalla lotta all'evasione: l'attività di accertamento e controllo ha consentito di incassare nei due mesi il 32,6% in più, che tradotta in valori assoluti vale 727

milioni di euro.



Le Entrate risentono ancora dell'onda lunga della crisi. A gennaio i dati della produzione industriale avevano già indicato una frenata produttiva. Ora i dati del dipartimento per le politiche fiscali mostrano che non solo gennaio ha visto l'economia contrasi, ma che anche febbraio non registra inversioni di tendenza. Il gettito tributario si è fermato a 61 miliardi, con una riduzione dello 0,8% nei primi due mesi dell'anno. Ma la flessione è ancora più pesante se si guarda a febbraio (-1,5%).



Il segnale negativo arriva soprattutto dall'Iva, l'imposta che si paga sui consumi. Nei primi due mesi cala del 5% sugli scambi interni e dell'8,8% sulle importazioni: in media del 5,6%. A febbraio, poi, la flessione diventa ancora più accentuata: -6,6% sugli scambi interni, -11% sulle importazioni. Nel complesso -7,1%.



Ma anche le imposte sui redditi registrano le difficoltà della crisi, sia sul lavoro, sia sulle imprese. L'Irpef cala dello 0,1% nel bimestre e dello 0,9% nel solo febbraio. La flessione principale riguarda le ritenute dei dipendenti pubblici, mentre quelle sui dipendenti «privatì, mostrano una leggerissima crescita. Ancora peggio va alle imprese: certo i primi due mesi dell'anno non sono significativi visto che le imprese pagano l'Ires con le dichiarazioni dei redditi, ma il gettito cala del 57,1%.



Meglio va invece per l'imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze: l'incasso dei primi due mesi si attesta a 1,3 miliardi, 500 milioni in più dell'anno passato. Meglio (+93%, pari a un incremento di 530 milioni) va solo dalle imposta sostitutive sul valore attivo dei fondi pensione.
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