Venti anni dopo la sua introduzione, per il Centro di politica per l'Europa «Cep», la Germania è il Paese che ha chiaramente tratto più vantaggio...
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Tajani, scontro sul commercio Usa-Ue danneggia entrambi
Dal 1999 al 2017, la Germania avrebbe guadagnato invece complessivamente 1.893 miliardi di euro, il che corrisponde a circa 23.116 euro per abitante. Anche i Paesi Bassi hanno guadagnato circa 346 miliardi, e cioè 21.003 euro per abitante. Perfino la Grecia avrebbe approfittato dell' euro, con un guadagno complessivo di 2 miliardi, pari a 190 euro pro capite. Nella maggior parte degli altri Stati si sarebbero registrate invece delle perdite. Lo studio ha preso in considerazione 8 Paesi su 19 dell'area euro. I ricercatori hanno verificato quanto sarebbe stato alto il Pil pro capite, se i Paesi non avessero introdotto l' euro. Nella lista dei paesi scelti per l'analisi, l'Italia mostra le conseguenze più negative dall'introduzione della moneta unica.
«Questo è da ricondurre al fatto che il Pil italiano per capite stagna dall'introduzione dell' euro - si legge nello studio - l'Italia non ha trovato alcuna possibilità di diventare competitiva nell'eurozona. Nei decenni precedenti alla moneta il paese ha sempre svalutato la sua moneta. Dall'introduzione dell' euro questo non è più possibile. Il paese avrebbe bisogno di riforme. La Spagna mostra come infatti proprio le riforme strutturali possano ribaltare il trend negativo delle perdite». Se Madrid registra perdite complessive per 224 miliardi, pari a 5.031 euro in meno per abitante, nell'analisi sul Paese si legge che gli spagnoli hanno tratto beneficio dall' euro «dal 1999 al 2010».
Dal 2011 ci sono invece delle perdite, che hanno raggiunto il loro punto più lato nel 2014. «Da allora recuperano in modo costante - si legge nel rapporto -.
Corriere Adriatico