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ANCONA - Fatturato giù del 60-70%, costi fissi che corrono, incertezza e incognite pesano su centri estetici e saloni di acconciatura delle Marche. Per scongiurare il fallimento di centinaia di attività, dice Daniele Zucchini Presidente di Confartigianato Benessere Marche, sono necessari interventi immediati e ristori commisurati alle perdite.
Gli operatori del beauty pur rimanendo aperti hanno visto il proprio giro d’affari precipitare.
Impedire questo tipo di spostamenti è ingiusto e irragionevole. Ed oltre al danno c’è la beffa: le nostre imprese sono escluse dai ristori perché “ sulla carta” possiamo rimanere aperti, ma con quali clienti?
La nostra richiesta, conclude Daniele Zucchini presidente di Confartigianato Benessere Marche, è di aprire agli spostamenti fuori Comune per raggiungere il parrucchiere di fiducia, l’estetista o il servizio alla persona. Oggi nei saloni si accede un cliente alla volta solo su appuntamento, non c’è rischio di assembramento. Lavoriamo in totale sicurezza, applicando le regole e i protocolli con la massima diligenza rispettando tutte le misure previste per offrire le migliori garanzie. Il rischio vero semmai è un altro, il dilagare dell’abusivismo: quello sì faciliterebbe la diffusione del virus, oltre ad essere strumento di evasione fiscale e di lavoro nero. Le nostre aziende sono un patrimonio imprenditoriali da salvaguardare, un patrimonio fatto di sacrifici, impegno, dedizione, formazione.
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