Cashback fiscale, come funziona il nuovo rimborso e quando sceglierlo: la guida

Il nuovo cashback fiscale potrebbe scattare nel 2023
Lo hanno ribattezzato cashback fiscale e non è molto diverso nella sostanza dal vecchio cashback che permetteva il rimborso delle spese effettuate...

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Lo hanno ribattezzato cashback fiscale e non è molto diverso nella sostanza dal vecchio cashback che permetteva il rimborso delle spese effettuate con carte di credito e bancomat fino a un tetto massimo. L’obiettivo del nuovo strumento contenuto nella Delega fiscale per riformare il fisco ancora oggetto di discussione e in prima lettura alla Camera è di far monetizzare immediatamente ai cittadini il beneficio fiscale previsto per tutte le tipologie di spese detraibili. Non si dovrà dunque attendere la dichiarazione dei redditi per detrarre il 19% della spesa sostenuta; ma il beneficio potrà essere incassato subito , attraverso l’accredito diretto sul conto corrente bancario del contribuente.

 

I TEMPI

Va detto che i tempi non sono così immediati, Il testo dell disegno di legge della Delega fiscale è ancora tutto da discutere. E se tutto potrà essere approvato definitivamente al Senato entro giugno 2022. Ma considerati i tempi dei decreti attuativi, nella migliore delle ipotesi se ne parla per il 2023.

 

 

COS’È

Dunque, le detrazioni su medicine, analisi, visite, cure, assistenza e le altre spese sociosanitarie potrebbero in futuro essere erogate direttamente sul conto tramite piattaforme telematiche. E in prospettiva lo stesso accadrà anche per altri tipi di costi detraibili.

 

 

COME FUNZIONA

Il cashback fiscale potrà essere utilizzato dal contribuente come regime opzionale da comunicare al venditore del bene/prestatore del servizio al momento del sostenimento della spesa. Il contribuente dichiarerà al venditore/prestatore di voler aderire al cashback, in luogo della detrazione fiscale da usufruire in sede di dichiarazione dei redditi. E la volontà in questione sarà riportata sullo scontrino telematico o sulla fattura elettronica. A quel punto, il venditore/prestatore, al momento di comunicare all’anagrafe tributaria la spesa sostenuta dal contribuente, dovrà indicare la volontà di quest’ultimo di fruire del cashback fiscale.

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Corriere Adriatico