Rovinano Venezia, l'uso dei trolley vietato ai turisti

Rovinano Venezia, l'uso dei trolley vietato ai turisti
VENEZIA - Qualcuno è rimasto sorpreso, altri invece hanno apprezzato la scelta. Rumorose e dannose: è una sentenza senza appello quella che il commissario straordinario di...

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VENEZIA - Qualcuno è rimasto sorpreso, altri invece hanno apprezzato la scelta. Rumorose e dannose: è una sentenza senza appello quella che il commissario straordinario di Venezia Vittorio Zappalorto si appresta a pronunciare per vietare ai turisti di portare con sè le valigie a rotelle rigide lungo le calli della città.




L'anatema scatterà a maggio del prossimo anno quando l'ordinanza sarà inserita come norma anti inquinamento acustico nel nuovo regolamento edilizio municipale. Prima, dunque, dell'insediamento del nuovo sindaco, in sostituzione di Giorgio Orsoni. A essere banditi saranno i trolley in gomma piena e i carrelli con ruotini, quelli normalmente commercializzati, a favore di valigie con ruote gonfiate ad aria.



L'obiettivo è di evitare che gli urti continui rompano i "masegni", le maxi mattonelle in pietra d'Istria su cui si cammina in centro storico, e i ponti che solcano i canali. Un caso per tutti è quello del Ponte di Calatrava, già sottoposto più volte a interventi di restauro perchè i gradini in vetro e pietra vengono sistematicamente sbriciolati dal passaggio, senza troppi riguardi, dei bagagli turistici che transitano, con proprietari al seguito, tra Piazzale Roma e la stazione ferroviaria.



La norma varrà proprio per gli ospiti della città, mentre i residenti ne saranno esentati e potranno continuare a tenere tranquillamente in soffitta le valigione a rotelle. Chi verrà scoperto con un bagaglio non regolamentare sarà punito con una multa da 100 a 500 euro. A far decidere per lo stop definitivo alle rotelle di gomma sono state proprio le lamentele dei veneziani, svegliati continuamente nel cuore della notte dal rimbombo sulle pietre dei trolley dalle comitive vocianti di ospiti che si riversano negli alberghi.



L'idea di Zappalorto è piaciuta, almeno nei ristretti confini del centro storico lagunare. "Tra gli obiettivi del nuovo regolamento non poteva non trovar spazio la gestione delle criticità legate al degrado urbano e all'intensivo uso turistico del più grande monumento del mondo - sottolineano il sub-commissario del Comune di Venezia Michele Scognamiglio e il Direttore Sportello Unico Edilizia Maurizio Dorigo, augurandosi che il progetto, già valutato dalla precedente amministrazione, venga seguito da altre città - oggi aggredito da almeno 27 milioni di turisti".



Per ora il sostituto di Orsoni si conquista la laurea a pieni voti dei consiglieri regionali del movimento Prima il Veneto. "Ci voleva un commissario per fare gli interessi dei veneziani e di una città che è patrimonio dell'umanità - sottolinea a nome del gruppo Giovanni Furlanetto -. La precedente amministrazione non ha saputo affrontare il problema, abbandonando Venezia a una veloce ed inevitabile usura. Chi entra in città deve sapere che sta visitando non solo la città più bella del mondo ma anche la più delicata - conclude -. Ogni angolo è storia e va tutelato, quindi anche i ponti e i 'semplicì masegni".



In rete invece i post ironici si sprecano, accompagnati in queste ore da un florilegio di foto che immortalano fantasiose valige con maxi ruote da trattore o munite di gomme da neve.



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