ROMA - "Abbiamo mantenuto l'impegno che avevamo preso: norme più severe sulla corruzione". Lo annuncia il presidente del Consiglio Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo...
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Il Consiglio dei Ministri sulle norme anticorruzione è terminato alle 20, poco più di un’ora dopo l’inizio. «Abbiamo mantenuto l’impegno che avevamo preso: norme più severe» ha detto in conferenza stampa il presidente del Consiglio Matteo Renzi. «La pena minima per la corruzione propria passa da 4 a 6 anni, la massima da 8 a 10. E poi è prevista la restituzione del maltolto».
Il punto centrale è che chi viene condannato deve pagare tutto, fino all’ultimo giorno, fino all’ultimo centesimo». «Noi siamo persone che vanno a testa più che alta su questi temi. Ma pensiamo di dover fare di più sulle norme perché siccome ci sono occasioni di patteggiamento che consentono di non andare in carcere e non pagare ciò che si deve pagare, è giusto cambiare le regole del gioco».
Quella data dal Governo sulla corruzione «è una risposta seria, speriamo che il Parlamento sia il più veloce possibile».
«Per quanto riguarda le vicende del passato vige il principio giuridico del favor rei»: le nuove regole sulla prescrizione si approveranno a partire da quando «il testo diventerà legge, mi auguro nel tempo più breve».
«La prescrizione - ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando -si allunga di due anni dopo la condanna di primo grado e di un anno dopo il secondo grado, come avevamo previsto».
«Siamo disponibili a mettere la fiducia - ha poi sottolineato il premier - se sarà necessario. Ma faremo presto».
Sul provvedimento di contrasto alla corruzione «c’è stata la piena condivisione di tutti. Del resto era stata già fatta una discussione ad agosto».
Sul provvedimento di contrasto alla corruzione non è stato fatto un decreto «perché non si fanno decreti su materie penali. Non si fanno per principio».
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